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Emergenza topi a Roma? Un giro d’affari da 50 milioni di euro all’anno

I ratti invadono scuole, scantinati, sottotetti e strade. In tutta la Capitale. Non hanno paura dell’uomo. Ad attrarli sono i rifiuti e gli spazi chiusi a lungo o poco frequentati. Tutto ciò è diventato un business per la aziende private.
A cura di Biagio Chiariello
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C'è il topo domestico, che è quello più piccolo, poi il ratto nero, quello più comune, e il ratto grigio, detto anche "ratto delle chiaviche". Sono i tre tipi di topi che si aggirano lungo le insenature del Tevere, negli scantinati dei palazzi, nei sottotetti e anche in numerose strutture pubbliche. Sono parecchi e circolano per le strade della Capitale. Ma forse non è poi così male per alcuni, dato che, come scrive oggi il Corriere della Sera, questa emergenza ratti a Roma avrebbe dato vita ad un giro d'affari da 50 milioni di euro all’anno tra i privati. Basta digitare "derattizzazione Roma" su Google per scoprire che sono ben 137 le aziende che hanno scoperto come nella proliferazione dei topi si nasconda un fiorente business. Ognuna chiede in media 100-200 euro ad intervento, ma accade anche che "operatori poco seri" se ne approfittino per presentare conti da mille euro a topo.

Mario Capizzi, esperto italiano di "roditori commensali" spiega che "impossibile stabilire quanti siano i topi a Roma . Roma è così complessa che è arduo dire quanti siano: ci sono zone sovraffollate e altre in cui non sono quasi presenti". Anna Vincenzoni, assessore a Mobilità, traffico e rifiuti del I Municipio spiega che nel centro storico di Roma non c'erano risorse a sufficienza per far fronte all'emergenza topi. "Potevamo intervenire sporadicamente ma adesso dall'assessorato capitolino all'Ambiente sono arrivati nuovi stanziamenti per i Municipi: si tratta di 35 mila euro per ciascuno degli accorpati e 25 mila per gli altri. Una somma per noi elevatissima, finalmente la priorità della derattizzazione verrà rispettata".

Ma quali sono i topi che girano per Roma? Il Corsera parla di tre diversi tipi di roditori Il topo domestico (Mus musculus) è diffuso soprattutto ad ovest, a Boccea, Aurelio, Piazza Irnerio, Casaletto e Trullo, ma anche a Porta di Roma, all’Eur, in Viale Marconi, a a Trastevere. Il ratto nero (Rattus rattus ), chiamato anche ratto dei tetti perché si arrampica sui cornicioni, preferisce il centro: le sue zone sono Largo Argentina, il Portico d’Ottavia, Campo dei Fiori, Piazza Vittorio, ma anche Montesacro e Villa Ada, Garbatella e Borgo Pio, Villa Celimontana e Circonvallazione Trionfale. Il ratto delle chiaviche (Rattus norvegicus) è presente soprattutto lungo il Tevere, da Via della Magliana a Tor di Quinto, passando per la Stazione di Trastevere e il Lungotevere Flaminio. Ma viene avvistato anche a Pietralata e a Largo Agosta.

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