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Opinioni

Ecco perché Matteo ha concesso la “passerella” all’amico Silvio in crisi

L’incontro di ieri sera è servito solo a Berlusconi, alla ricerca della ribalta mediatica perduta. Ha avvertito Renzi che le critiche al governo aumenteranno di intensità, ma solo perché c’è da stoppare la corsa di Beppe Grillo.
A cura di Carlo Tarallo
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Palazzo Chigi alle 21, quando tutti i riflettori sono puntati lì per le nomine. Silvio Berlusconi riconquista la ribalta,  giusto poche ore prima del ritorno sul palcoscenico di giovedì prossimo, quando presenterà le liste di Forza Italia e “il programma”. Non potendo azzannare le toghe, alzerà (un filino) i toni della polemica contro il governo. E Silvio, in qualche modo, l’ha fatto capire all’amico Matteo nel vertice a sorpresa di ieri sera.

Ma l’obiettivo era solo e soltanto quello di riaccendere i fari su di lui, di tentare di dimostrare che Forza Italia è più compatta di quanto si scriva e si dica. Con Berlusconi, c’erano Gianni Letta e Denis Verdini (con il quale si era chiuso a consulto a Palazzo Grazioli nel pomeriggio). Un segnale a tutto il partito: la cabina di regia è sempre la stessa, non c’è nessuno smottamento. L’incontro con Matteo Renzi, Lorenzo Guerini e Luca Lotti è filato liscio come l’olio sulle riforme: i pilastri fondamentali non erano in discussione, sui dettagli la quadra si è trovata subito.

Dopodomani il ritorno in campo: ieri sera  uno spot utilissimo – Ma Berlusconi, a poche ore dalla sentenza del Tribunale di Sorveglianza, voleva soprattutto preparare il ritorno in campo, dopodomani (giovedì 17 alle 17, alla faccia della scaramanzia). La tanto attesa campagna elettorale che Silvio si appresta ad aprire sarà difficilissima. Non si spara contro il governo, non si spara contro i giudici, non si può urlare più di tanto contro l’Euro e l’Europa (Grillo su quel settore di elettorato è imbattibile).

E allora? E allora, hanno spiegato i forzisti agli incuriositi piddini, un po’ di schermaglie ci dovranno pur essere. Brunetta ha tutto il diritto di dire che il Def è una presa in giro, senza che nessuno ci resti male. Tanto più che Alfano, alleato di Renzi al governo, non fa altro che cannoneggiare il quartier generale berlusconista. Ma a proposito di Angelino…

La sfida vera: Forza Italia vs Nuovo Centro Destra – La sfida delle Europee è la prima nelle urne per l’ex delfino. L’arrivo di Paolo Bonaiuti ha galvanizzato l’ambiente, ma l’angoscia da 4% sta facendo tentennare diversi ipotetici candidati. Per sfangarla, Alfano e il Nuovo Centro Destra non possono fare altro che rosicchiare elettori a Forza Italia. Un rischio sempre più concreto. E se Ncd ottiene un buon risultato, per i berluscones sarà la fine.

L’ex premier sa benissimo che le truppe, in giro per l’Italia, sono scoraggiate. In tanti che fino a un mese fa non vedevano l’ora di candidarsi alle Europee, ora sudano freddo. Le previsioni sono di un dimezzamento degli eletti rispetto al 2009, quando il Pdl prese il 35% con 29 seggi. Se Forza Italia scende sotto il 20%, la spunteranno in pochissimi.

Anche Bondi dice addio – E così la mossa di ieri sera, l’incontro con Matteo Renzi, altro non è che uno spot. Un modo anche per allentare la tensione mediatica, che ormai si concentra solo e soltanto sulle faide intestine al partito. Oggi, in una intervista al Corriere, la senatrice Manuela Repetti annuncia che suo marito, Sandro Bondi, ha tirato i remi in barca, deluso dalla politica e da Forza Italia. Per Berlusconi, dai “suoi”, ogni giorno arriva una cattiva notizia. Meno male che ci sono i “nemici” come il caro Matteo e tirarlo un po’ su…

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