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Domenico Cutrì arrestato, Cancellieri e Alfano: “Grazie ai Carabinieri”

L’ergastolano scappato da Gallarate lunedì scorso è stato catturato nella notte nell’Alto Milanese. Stava dormendo con una pistola carica quando i militari, alle 3,30, sono entrati nel suo covo e lo hanno arrestato. Il commento del padre dell’evaso: “Non voglio dire nulla”.
A cura di Susanna Picone
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La fuga di Domenico Cutrì è terminata dopo sei giorni di latitanza. Da lunedì pomeriggio, dopo la sparatoria di Gallarate, le forze dell’ordine stavano cercando l’ergastolano, scappato grazie ad alcuni uomini che nel corso dei giorni sono stati individuati e arrestati. Mancavano solo lui e l’ultimo complice all’appello: entrambi sono stati trovati questa notte dai Carabinieri in un appartamento a Inveruno, nel Milanese. Cutrì stava dormendo quando alle 3.30 di notte sono arrivati i militari. Non ha avuto il tempo di reagire: i Gis hanno fatto irruzione nel covo con dei fumogeni e l’hanno immobilizzato. Cutrì aveva una pistola con il colpo in canna. Insieme a lui c’era Luca Greco, il pregiudicato che si ritiene facesse parte del gruppo che lunedì ha consentito la fuga dell’ergastolano. Nell’appartamento sono stati trovati generi alimentari e quotidiani, attraverso i quali l’evaso si aggiornava sulla caccia all’uomo.

Il testimone: “Ho avuto paura” – Dell’arresto del boss non ha voluto dire nulla il padre di Cutrì, sentito già nei giorni scorsi insieme alla madre che aveva detto al figlio di non arrendersi per non rendere vano il sacrificio del fratello morto. “Non è il momento, non voglio dire nulla”, le uniche parole dell’uomo. A fornire una testimonianza del blitz e della cattura è stato, invece, un pensionato che vive nell'appartamento di fianco alla palazzina in cui si trovava il covo di Cutrì: “Ho sentito un forte rumore nel pieno della notte – ha raccontato l'uomo – e mi sono svegliato: poi mi sono affacciato alla finestra e ho visto i carabinieri che facevano irruzione. Ho avuto molta paura, non mi sarei mai aspettato che l'evaso si nascondesse proprio di fianco a casa mia, non ho mai sentito rumori strani e, solo una volta, ho visto una persona che portava all'interno uno scatolone con dei generi alimentari”.

I complimenti di Cancellieri e Alfano – In mattinata, dopo l’operazione dei Carabinieri, sono arrivati i complimenti da parte dei ministri della Giustizia e dell’Interno. Annamaria Cancellieri ha telefonato al comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, per complimentarsi per la cattura di Cutrì. Il ministro, informa una nota, “ha ringraziato tutte le Forze di Polizia e la magistratura per la collaborazione che ha portato alla rapida conclusione della fuga e anche alla cattura dei complici”. Cancellieri ha poi voluto ribadire il suo “grazie agli uomini della Polizia Penitenziaria per il lavoro delicato e pericoloso che quotidianamente svolgono”. Angelino Alfano, ministro dell’Interno e vicepremier, ha invece affidato a un tweet la sua soddisfazione per la cattura del latitante.

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