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Da imprenditore a rapinatore per colpa del videopoker

Un imprenditore edile perde tutto ai videopoker così indossa una maschera di Mandrake e tenta una rapina in un bar. Fallisce, minaccia di suicidarsi, ma un maresciallo dei carabinieri riesce a fermarlo.
A cura di Davide Falcioni
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Da dottor Jekyll a Mr Hide, talvolta il passo può essere veramente breve. Succede ad esempio che a Bologna un noto imprenditore edile, con mezzi e dipendenti, si sia improvvisamente trasformato in un rapitore. Colpa del vizio del gioco e del videopoker, che in breve tempo ha mandato in malora l'azienda e la fedina penale dell'uomo, fino a quel momento linda. la metamorfosi finale è avvenuta pochi giorni fa: dopo aver perso 500 euro al videopoker, l'imprenditore ha indossato una maschera in gomma raffigurante Mandrake ed armato di coltello si è presentato all’interno di un bar del centro abitato di Novellara, comune della bassa reggiana, con l’intento di fare una rapina. Le urla della barista non l’hanno bloccato: risoluto ha cercato di tappargli la bocca.

Presto è nata una colluttazione, durante la quale la donna è riuscita a strappare la maschera all'uomo, che si è immediatamente dato alla fuga convinto di essere stato scoperto. Nel bar poco dopo arrivano i carabinieri, che sequestrano la maschera ed avviano le ricerche del rapinatore che nel frattempo, tornato a casa, convinto di averla ormai fatta troppo grossa, lasciava uno scritto con intenti suicidi. Sono stati i familiari a rivolgersi ai carabinieri del paese, che non hanno dovuto fare altro che "due più due". Il maresciallo ha chiamato l'ex imprenditore e dopo una lunga chiacchierata lo ha desistito dal togliersi la vita e a consegnarsi, confessando la tentata rapina, escogitata nel tentativo di ripianare le finanze, ormai prosciugate dal vizio del gioco al videopoker.

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