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Come Luna, Giove e Saturno influenzano le tue parole

Keplero arrotondava lo stipendio facendo oroscopi; e anche chi non crede agli influssi astrali su umore e sorte parla una lingua che ci fonda sopra diverse parole, modelli di carattere.
A cura di Giorgio Moretti
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Lunatico

Imprevedibile: il suo umore è un tiro di dado, e cambia rapidissimo. Perché? È presto detto.
La luna influenza in modo poderoso la natura del nostro mondo – dai titanici moti delle maree alla silenziosa globale crescita delle piante. In epoche passate (in cui il pensiero scientifico, se c’era, era in culla) venivano però attribuiti alla sua influenza fenomeni che oggi sappiamo non averci nulla a che fare. Epilessia, volubilità d'umore, veri e propri accessi di pazzia si ritenevano diretti – per arcana conoscenza – dalle fasi lunari.
Quando chiamiamo lunatica la fidanzata che ora è amorosa ora è infuriata, lunatico il capufficio che ti saluta con stima dopo averti fucilato sulla pubblica piazza, e lunatico l’amico che sputa sulle sue passioni del giorno prima, tiriamo un filo lungo millenni – che parte quando i latini modellarono il loro lunaticus sul seleniakós greco (Selene il nome greco della luna).

Saturnino

Nel più fascinoso e ingioiellato dei pianeti del nostro Sistema (che prende il nome dalla divinità più misteriosa della mitologia greco-romana) gli astrologi vedono la fonte delle malinconie, delle riflessioni, e un volàno astrale per le fantasticherie.
Il saturnino, investito da Saturno, sarà pensieroso, magari un po' scuro, elegiaco, incline alla tristezza, a meditazioni ed elucubrazioni (nel primo Romanticismo Saturno doveva andare fortissimo). Saturnino sarà il musicista ombroso e perspicace; può essere saturnina la fantasia che spira in un film; e nella serata saturnina si resta volentieri a casa a leggere e ad ascoltare musica (lieti d’esser malinconici).

Se qualcuno dirà «Eh, ma questi influssi sono collegati a Nettuno», be', può essere, ma ‘nettunino' non si dice.

Gioviale

Negli oroscopi – è noto – Giove è il cavallo migliore. Amico lui (per quanto un gigante gassoso possa essere amichevole), il resto è tutto in discesa, una festa di successo amore e allegria fino ad averne a noia – per pietà, un fallimento, una stortura.
Perciò gioviale è passato a significare allegro, lieto: gioviale è chi è ispirato dall’influsso di Giove. E quando hai gli astri dalla tua, quando (dentro) tutto fila liscio come un ferro da stiro della pubblicità, la tua leggerezza è invincibile: si può essere gioviali al convivio e durante la partita a calcetto, ça va sans dire, ma se si riesce ad essere gioviali anche quando qualcuno ci critica o cerca di pestarci i piedi, ecco che il buon destino che dovevano scriverci i torpidi astri ce lo siamo scritto da noi.

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Nato nel 1989, fiorentino. Giurista e scrittore gioviale. Co-fondatore del sito “Una parola al giorno”, dal 2010 faccio divulgazione linguistica online. Con Edoardo Lombardi Vallauri ho pubblicato il libro “Parole di giornata” (Il Mulino, 2015).
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