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Chi è Laura Boldrini: è stata portavoce dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati

La donna, 52 anni, ha compiuto missioni per conto dell’Onu in tutti gli scenari più importanti degli ultimi anni: dall’Afghanistan all’ex Jugoslavia, dall’Iraq all’Iran.
A cura di Davide Falcioni
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Camera - commissione esteri audizione portavoce UNHCR

La coalizione di centrosinistra propone alla Presidenza della Camera Laura Boldrini. Chi è? Si tratta senza dubbio di un nome nuovo della politica: è stata eletta nelle fila di Sel e prima di essere candidata è stata a lungo portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Prima ancora ha lavorato per la Fao, dove si occupava della produzione audio e video. Ha svolto numerose missioni i luoghi critici: dall'ex Jugoslavia all'Afghanista, dall'Angola al Ruanda, passando per Iraq, Iran e Sudan. Si tratta con ogni evidenza di una personalità dall'altissimo valore, che si è spesa una vita a favore dei diritti degli "ultimi".

In un diario del suo primo giorno da deputata, pubblicato su Repubblica, Laura Boldrini scrive:

"Entri nell’aula di Montecitorio e la prima reazione è di stupore. Per la maestosità del luogo, per il significato solenne che riveste e per il momento di inizio di una nuova legislatura, la diciassettesima.

Sugli scranni ci sono tanti volti sconosciuti, parecchi giovani e anche i politici di sempre. Oggi si comincia con la votazione del Presidente della Camera. E’ un esercizio lungo: ogni parlamentare viene chiamato, i commessi gli consegnano una scheda, si entra in una cabina, si vota e poi si deposita la scheda nell’urna. Per ben 630 volte il rito si ripete, nella liturgia tipica delle istituzioni.

Nel frattempo i deputati si incontrano, si scambiano qualche impressione e poi giù con gli interrogativi che caratterizzano questo clima di grande incertezza. Che succederà? Si riuscirà a partire? Si farà il Governo? Chi riuscirà a dipanare la matassa? Sembra paradossale che in un Parlamento per la prima volta con tanti giovani e con molte donne non si possa avere la certezza che sta per iniziare quella fase di cambiamento tanto necessaria al Paese.

Lasciateci lavorare, mi viene da pensare, bisogna dare le risposte ai bisogni stringenti delle persone. Circa 500mila lavoratori vivono nell’ansia che a maggio non ci saranno le risorse per rinnovare la cassa integrazione in deroga. Centinaia di imprese sono strangolate perché la pubblica amministrazione non paga. I Comuni rischiano la paralisi se non verranno ridiscussi i parametri del Patto di stabilità. La disoccupazione giovanile aumenta e non ci sono segni di ripresa. La politica tutta non può ignorare questo preoccupante quadro. Incluso il M5S che ha deciso di entrare nelle istituzioni per svolgere un ruolo di cambiamento.

La prima e la seconda votazione finiscono con un nulla di fatto. Spero in una nuova prospettiva".

Anche se la sua candidatura è fra le 23 scelte dalla direzione del partito, senza passare attraverso le primarie, Laura Boldrini è senz’altro un volto “nuovo” per la politica italiana. La sua attività politica-partitica, infatti, è iniziata proprio in questa tornata elettorale.

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