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Capodanno: ogni anno muoiono 5 mila animali a causa dei botti

Diverse città italiane hanno detto ‘no’ ai fuochi d’artificio nella notte di San Silvestro. L’Associazione Italiana Difesa Animali denuncia il decesso di 5.000 animali ogni anno per via dei botti.
A cura di Daniela Caruso
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A dog follows the instructions of profes

Domani diremo addio al 2011: giorno di festa, brindisi e soprattutto botti. I fuochi d’artificio danno il benvenuto all’anno che verrà, ma rappresentano un vero colpo al cuore per gli animali domestici. Nella notte di San Silvestro, infatti, ben 5 mila animali, tra cui gatti, cani, cavalli e piccoli roditori, perdono la vita a causa dello spavento provocato dal rumore assordante dei botti. Diverse città hanno deciso di vietare l’utilizzo dei fuochi proprio per tutelare i nostri amici a quattro zampe : tra le città che hanno aderito a questa iniziativa ci sono Bari, Milano, Torino e Venezia.

L’Aida, Associazione Italiana Difesa Animali, nei giorni scorsi ha lanciato un allarme in merito ai decessi di animali durante l’ultima notte di ogni anno. Sono sette milioni le famiglie italiane che possiedono uno o più animali domestici: non ci sono solo cani e gatti, ma anche furetti, tartarughe, uccellini, pesci, animali esotici, per un totale di più di 50 milioni di esemplari. Gli animali coinvolti in questa grave situazione sono anche cavalli, le galline, i polli e così via, classificati come animali da lavoro o reddito. Come comunicato dall’associazione, gli animali “domani notte, la notte di San Silvestro, quella che per noi umani rappresenta il passaggio da un anno all'altro vivranno un vero incubo, un incubo nel quale almeno 5.000 di loro perderanno la vita” – aggiungendo che anche se alcuni sindaci hanno bandito i fuochi d’artificio in città, in tante città italiane non si rinuncerà a questa tradizione, che, però, miete molte vittime nel mondo animale. Aidaa ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul tema, denominata “No ai botti di Capodanno”: la petizione ha raggiunto ben 10 mila firme.

Nelle città che hanno aderito al divieto dei fuochi di artificio, chiunque sarà sorpreso ad accendere botti, rischia una sanzione fino a 500 euro e, nei casi particolari, una denuncia penale.  Come ha dichiarato Luciano Marini, comandante generale della polizia municipale di Venezia, mediante un’ordinanza si vietano “comportamenti che possano turbare la tranquillità o compromettere la sicurezza dei cittadini in luoghi aperti: nello specifico sabato 31 dicembre e domenica 1 gennaio sarà vietato usare o portare con sé materiale esplodente, accendere fuochi e far esplodere petardi, castagnole o altri artifici esplodenti”.

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