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Campania inquinata: a Giugliano ci sono 20 km impossibili da bonificare

Giugliano, 220 ettari di veleni senza possibilità di bonifica. Lo studio dell’Istituto superiore di Sanità afferma: l’inquinamento è senza rimedio.
A cura di B. C.
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Giugliano, forse è il luogo più rappresentativo del disastro ambientale nella "terra dei fuochi". La terza città della Campania è anche una delle metropoli se si pensa ai rifiuti, dove l’inquinamento è ormai senza rimedio. Basti pensare ai allo studio dell'Istituto superiore della Sanità per capire: 220 ettari di veleni senza possibilità di bonifica, altri 2000 circostanti contaminati da sostanze cancerogene volatili, come scrive oggi Il Mattino. "Realisticamente la bonifica appare impossibile – ammette il commissario di governo, Mario De Biase – Per legge, infatti, bisognerebbe raccogliere tutti i materiali, rimuoverli e trasportarli altrove. Stesso discorso vale per le acque. Un’impresa proibitiva". Nel frattempo gli stessi abitanti di Giugliano sono scesi in piazza ieri per dire "no" alla costruzione di un inceneritore che, in un’area già devastata dall’abusivismo edilizio e dalle discariche illegali, dovrebbe smaltire in 20anni sei milioni di ecoballe accumulate a Taverna del re, secondo il piano rifiuti previsto dalla Regione Campania. La gente non vuole una nuova fonte di inquinamento. La protesta è stata appoggiata anche dal movimento No Tav .

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