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Bolt, oro a Pechino. E’ lui il più veloce al mondo

Lo sprinter giamaicano si conferma imbattibile sui 100 metri e vince in 9″79, Gatlin è secondo in 9″80. La vittoria di Pechino fa di Bolt l’atleta più medagliato di sempre nella storia dei Mondiali: 11simo podio iridato, uno in più dello statunitense Carl Lewis.
A cura di Maurizio De Santis
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Usain Bolt trionfa al Mondiale di Pechino
Usain Bolt trionfa al Mondiale di Pechino

Usain Bolt, il fulmine. Usain Bolt, il signore del vento. Usain Bolt, l'uomo più veloce al mondo. Da Pechino a Pechino, lo sprinter giamaicano corre a ritroso nel tempo e sbuca nel presente confermandosi campione del mondo, la medaglia d'oro è ancora sua. Metallo prezioso, merce rara, icona del dominio assoluto che alimenta la fama di atleta più medagliato di sempre nella storia dei Mondiali: per il giamaicano è l'undicesimo podio iridato, uno in più dello statunitense Carl Lewis che ha scalzato dalla vetta della speciale classifica dei trofei. Olimpiadi 2008, in Cina acclamano l'atleta che schizza come una scheggia in pista. Mondiali 2012, vince ancora nella specialità dei 100 metri fermando il cronometro su 9″79. E' lui il più forte, il suo ciclo di trionfi non è ancora finito. Le braccia al cielo disegnano un arcobaleno che spazza via polemiche e sospetti delle settimane scorse per quel pasticciaccio brutto di indagini sul doping, verità nascoste, silenzi troppo duri da raccontare che ha gettato ombre sulla credibilità dell'Atletica.

Ai comuni mortali non restano che meraviglia e bocca aperta, applausi a go go per salutare l'uomo che è già leggenda. Justin Gatlin, suo principale avversario, non può fare altro che inchinarsi e riconoscere la superiorità di Bolt che lo beffa per un per un solo centesimo. Uno sbuffo d'aria, per un pelo: 9″80, arriva secondo e infila al collo un argento. Sognava la rivincita dopo aver scontato una lunga squalifica per doping (condannato a 8 anni, la squalifica venne poi ridotta a 5), è stato sconfitto ancora una volta. Difficile quando il favore degli dei è tutto per Usain. Impossibile quando hai accanto a te una forza della natura.

La vittoria era un discorso a due, questione di regolamento di conti e di gerarchie da ristabilire. Tant'è che la medaglia di bronzo è sembrata quasi affare per comprimari di lusso, convitati di pietra: alla fine è statp ex aequo per statunitense Trayvon Bromell e per il canadese Andre De Grasse, terzi con il tempo di 9″92.

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