3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Attacco Rouen, padre di uno dei killer alla polizia: “Sono distrutto, Malik era adorabile”

Stando a quanto riporta il sito Sud Ouest, Franck Petitjean ha adottato e riconosciuto Abdel Malik nel 1997, “quando aveva 5 o 6 mesi”, e ha intrapreso una relazione con la madre. Attraverso suo fratello ha saputo che il ragazzo era il terrorista ucciso con Adel Kermiche. L’uomo ha spiegato di non vedere il figlio da quasi tre mesi, di sentirsi “distrutto” e non riuscire a dormire da giorni.
A cura di C. T.
3 CONDIVISIONI
I due killer del prete ucciso a Rouen

Nella notte di mercoledì, Franck Petitjean, padre adottivo di Abdel Malik Petitjean, il secondo autore dell‘attacco jihadista di martedì scorso alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, si è presentato spontaneamente alla polizia a Bordeaux per testimoniare. Contro di lui non sono state mosse accuse, ma c'è stata una perquisizione in casa sua. Lo riferiscono i media francesi che citano una fonte della polizia. Il computer dell'uomo è stato sequestrato ed esaminato, anche se non sarebbe stato trovato "niente di speciale". Stando a quanto riporta il sito Sud Ouest, Franck Petitjean ha adottato e riconosciuto Abdel Malik nel 1997, "quando aveva 5 o 6 mesi", e ha intrapreso una relazione con la madre. Attraverso suo fratello ha saputo che il ragazzo era il terrorista ucciso con Adel Kermiche. L'uomo ha spiegato di non vedere il figlio da quasi tre mesi, di sentirsi "distrutto" e non riuscire a dormire da giorni.

"Sono rimasto sorpreso. Malik era adorabile. Tutti i suoi amici lo descrivevano gentile e disponibile", ha detto Petitjean, secondo cui Daesh ha fatto "il lavaggio del cervello" al figlio. "L'ho sentito al telefono all'inizio di luglio – ha proseguito – era con il cugino a Nancy. Mi ha detto che voleva venire in vacanza a Bordeaux nel mese di agosto". L'uomo adesso teme per la figlia, nata dalla relazione con la madre di Abdel Malik. "Ho paura che si vendichi perché era molto vicina al fratello". La ragazza, insieme a un amico di Abdel Malik Petitjean, sono stati fermati mercoledì e rilasciati il giorno dopo. Secondo gli inquirenti, i due "hanno dato spunti interessanti riguardo al suo percorso, ma nessuna prova dimostra il loro coinvolgimento nei fatti". Un francese di trent'anni – anche lui nella cerchia familiare del jihadista – si trova ancora in custodia, mentre gli investigatori stanno cercando di capire "se poteva essere a conoscenza dell'attacco pianificato dal killer".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views