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Arrestato per peculato Oreste Giurlani, sindaco di Pescia: avrebbe sottratto 570mila euro

Avrebbe comprato cellulari e i-Pad e fatto benzina con i soldi della delegazione toscana dell’Unione dei Comuni montani di cui è stato presidente per anni. Con questa accusa è stato arrestato Oreste Giurlani, il sindaco Pd di Pescia, in provincia di Pistoia.
A cura di Susanna Picone
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Il sindaco di Pescia (Pistoia), Oreste Giurlani, è stato arrestato con l'accusa di peculato in esecuzione di una misura di custodia cautelare ai domiciliari disposta dalla procura di Firenze. Secondo l'accusa, tra il 2012 e il 2016 Giurlani si sarebbe indebitamente appropriato di denaro, per un totale di 570.000 euro, appartenente alla delegazione toscana dell'Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem Toscana), della quale il sindaco è stato presidente per undici anni, dal 2005 al 2016. Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Firenze e coordinate dal pm Tommaso Coletta, Giurlani avrebbe trasferito i soldi dal conto corrente dell'associazione sul proprio conto corrente personale. In una nota la Guardia di Finanza dice che il sindaco si sarebbe autoliquidato una somma di 200.000 euro senza alcuna giustificazione di spesa e altri 233.000 euro creando giustificazioni contabili fittizie, “ideologicamente false e soprattutto non pertinenti alla funzione pubblica svolta”. Avrebbe cioè comprato cellulari, Ipad, e avrebbe gonfiato spese per il carburante. Avrebbe anche ricevuto dall'Uncem compensi per 143.000 euro per consulenze da lui effettuate a seguito di incarichi autoconferiti.

Le indagini partite da un esposto presentato da un consigliere regionale – Le indagini che hanno portato all’arresto del sindaco di Pescia sarebbero partite da un esposto presentato alla Corte dei Conti da un consigliere regionale, Giovanni Donzelli (Fdi), che avrebbe riguardato presunte irregolarità nel pagamento dei contributi previdenziali ai collaboratori dell'Uncem. I successivi accertamenti avrebbero poi consentito di scoprire trasferimenti sospetti di denaro sul conto di Giurlani. Stamane i finanzieri hanno perquisito l'abitazione di Giurlani e un altro appartamento nella sua disponibilità a Pescia, l'ufficio del sindaco nella sede del Comune, e un locale ancora nella sua disponibilità nella sede dell'Uncem a Firenze.

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