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Yara Gambirasio: come è stata trovata la madre del presunto killer

Massimo Giuseppe Bossetti è stato trovato tramite sua madre, una delle centinaia di donne alle quali è stato prelevato un campione di Dna. Quando gli inquirenti hanno trovato l’incastro perfetto hanno proceduto al fermo, ma contro l’arrestato ci sono anche altri elementi.
A cura di Susanna Picone
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Dna, indagini tradizionali, cellulare e lavoro: sono diversi gli elementi che hanno portato ieri al fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo ritenuto l’assassino della 13enne di Brembate Sopra Yara Gambirasio. Si tratta di un 44enne che vive a Mapello, vicino al luogo del delitto, è sposato e ha tre figli. È incensurato. Il dna dice che Bossetti è il figlio di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 e individuato come il padre di “Ignoto 1”, l’omicida di Yara. Il presunto assassino, da parte sua, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Avrebbe però detto di essere sereno, dunque avrebbe negato qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio di Yara Gambirasio. Ma come è stato possibile arrivare all’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti quasi quattro anni dopo l’omicidio di Yara? Il presunto killer della 13enne di Brembate Sopra è stato trovato tramite sua madre, una delle centinaia di donne alle quali è stato prelevato un campione di Dna.

Il Dna incastra l’”Ignoto 1” che ha ucciso Yara Gambirasio

Come ricostruisce il Corriere erano 525 le donne che nel corso della vita di Giuseppe Guerinoni avevano avuto a che fare con lui: la svolta arriva venerdì scorso, quando il test del dna conferma che una di loro, una donna oggi 67enne e che negli anni 70 viveva a Parre, è la madre di “Ignoto 1”. Una donna che era stata l’amante di Guerinoni e che nel 1970 aveva avuto da lui due gemelli. Un maschio – appunto Massimo Giuseppe Bossetti – e una femmina. Lunghe le indagini che hanno portato a trovarla: si è partiti, nel 2011, da Damiano Guerinoni, il cui dna ha un legame con quello dell’assassino. Dopo di lui sono stati analizzati i profili genetici di tutti i suoi familiari, compreso quello del padre morto nel 1999 (di cui è stato anche riesumato il cadavere). In quel caso arriva una sicurezza: quell’uomo è il padre di “Ignoto 1”, ma nessuno dei suoi figli naturali è l’assassino. Da qui la caccia a dei figli illegittimi e alla madre che con l’autista di Gorno aveva avuto una relazione clandestina. Si cercano dunque le conoscenti di Giuseppe Guerinoni, le ragazze madri, si scava nei paesi della provincia di Bergamo. Si preleva la saliva, si archivia il risultato, si procede alle comparazioni. Si va avanti così per giorni fino alla svolta. Il dna di Ester Arzufi – questo il nome della mamma di Massimo Giuseppe Bossetti – è perfettamente identico a quello della madre di “Ignoto 1”.

Omicidio Yara: gli altri elementi contro Massimo Giuseppe Bossetti

Ma non c’è solo il dna a incastrare il presunto assassino di Yara: il giorno della scomparsa della ragazzina, ad esempio, il cellulare dell’arrestato risulta essere nella zona della palestra. Inoltre lui fa il muratore e l’autopsia ha accertato che nei polmoni di Yara c’era polvere di calce proveniente da un cantiere. Alla fine un normale controllo stradale, durante il quale l’indagato è stato sottoposto al test dell'etilometro, è stato l’espediente grazie al quale i carabinieri hanno estratto il Dna che è risultato “perfettamente coincidente” con quello trovato sugli slip di Yara Gambirasio. Massimo Giuseppe Bossetti, stando alle analisi del dna, è dunque “Ignoto 1”.

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