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Violenza sessuale a Parma, l’imprenditore Federico Pesci si difende: “Lei consenziente”

Federico Pesci e Wilson Ndu Anihem, accusati di violenza sessuale e lesioni pluriaggravate, sono stati ascoltati nel carcere di Parma nel corso degli interrogatori di garanzia. L’imprenditore si è difeso dicendo che la ventunenne “era pienamente consenziente ed è rimasta sempre tale”. Per il momento restano in carcere.
A cura di Susanna Picone
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“La ragazza era pienamente consenziente ed è rimasta sempre tale, anche quando è stato invitato l'altro uomo”. Così Federico Pesci, l’imprenditore quarantaseienne accusato di violenza sessuale e lesioni pluriaggravate ai danni di una ragazza di ventuno anni ha risposto alle domande del magistrato dando la propria versione dei fatti. Pesci è stato interrogato per oltre due ore nel carcere di Parma. Secondo l'accusa, il noto imprenditore, assieme a Wilson Ndu Aniyem, un nigeriano di cinquantatré anni, avrebbe picchiato, legato e seviziato per cinque ore la giovane nella sua abitazione di Parma, anche sotto l'effetto di cocaina. Il quarantaseienne, da parte sua, ha però respinto le accuse, a suo dire infondate. Secondo quanto riportato al termine dell'interrogatorio dai suoi legali Mario L'Insalata e Antonio Dimichele, Pesci avrebbe più volte sottolineato come “questi giochi erano stati frequenti anche con altre persone con Pesci sempre attento che ci fosse il consenso della persona. Non ci sono mai state manette o strumenti di coercizione”.

Gli avvocati di Pesci: "Lei è una prostituta che è stata regolarmente pagata" – Da parte degli avvocati c’è stato anche un attacco verso la ragazza che accusa l’indagato delle violenze: “Si tratta di una prostituta che è stata regolarmente pagata per la serata – ha riportato ai giornalisti uno degli avvocati -. È andata a casa di Pesci consapevole di dover compiere atti sessuali. Prestazioni che pubblicizza anche su internet con tanto di foto e nome”. Secondo la difesa dell’imprenditore sarebbe da ridimensionare anche il referto del Pronto Soccorso che parla di 45 giorni di prognosi: “Non è stato attivato nessuno protocollo medico – hanno spiegato – anche perché la ragazza ha dichiarato che gli atti sessuali erano consenzienti. Le uniche lesioni sono ecchimosi ed escoriazioni alle ginocchia”. Per ora Pesci resta in carcere anche se i legali non hanno escluso di poter presentare nei prossimi giorni l'istanza di scarcerazione. “Leggeremo gli atti e faremo le valutazioni del caso”, hanno spiegato.

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