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Verona, esce di casa per gettare l’immondizia ma scompare nel nulla: paura per mamma Natasha

Ricerche senza sosta per il ritrovamento di Natasha Chokobok, 29enne di origine ucraina e mamma di una bimba di 6 anni, scomparsa da circa una settimana a Porto di Legnago, in provincia di Verona: la donna era uscita intorno alle 22 per gettare la spazzatura ed è sparita nel nulla. I dubbi della madre della giovane sul compagno.
A cura di Ida Artiaco
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Natasha Chokobok, 28 anni (Facebook).
Natasha Chokobok, 28 anni (Facebook).

È uscita di casa per gettare l'immondizia e non più ritornata. C'è apprensione a Porto di Legnago, in provincia di Verona, per la scomparsa di Natasha Chokobok, 29enne mamma di una bimba di 6 anni, di cui si sono perse le tracce dallo scorso martedì 9 aprile. Da circa una settimana continuano le ricerche di forze dell'ordine e familiari, anche sui social network, nella speranza di avere informazioni utili al suo ritrovamento. Carabinieri e vigili del fuoco stanno battendo tutte le zone limitrofe, e alcuni volontari si sono divisi in squadre per perlustrare soprattutto gli argini del fiume Adige. Si teme, infatti, che la giovane donna, di origini ucraine ma da anni residente in Italia dove lavora come collaboratrice domestica, possa essere annegata.

Secondo quanto riferito dai familiari della giovane mamma, erano circa le 22 dello scorso martedì quando Natasha è uscita dalla sua casa per gettare la spazzatura. Poi, il nulla. Subito è partito l'appello di amici e conoscenti sui social, seguito, 24 ore dopo la scomparsa, dalla denuncia ufficiale presentata dal compagno della donna alle forze dell'ordine che hanno dato il via alle ricerche. Del caso se ne è occupata anche la trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto?", che ha sottolineato che "sarebbe dovuta rientrare poco dopo ma così non è stato. Non ha portato nulla con sé. Ha lasciato a casa anche i documenti ed il suo cellulare". Al momento della sparizione indossava un giubbino nero, maglia nera, jeans blu e scarpe da ginnastica blu e bianche. Secondo alcune indiscrezioni divulgata dalla stampa locale, non sarebbe questa la prima volta che la 29enne si allontana da casa, ma la situazione sarebbe più preoccupante.

Evelina Bottazzi, titolare di una cartolibreria che vedeva spesso Natasha, ha raccontato al quotidiano L'Arena di averla incontrata poche ore prima della scomparsa: "Quel pomeriggio – ha spiegato – aveva gli occhi arrossati e gonfi, come se avesse pianto a lungo. Era diversa dal solito: sembrava rattristata". E anche la madre della giovane, Elena Mihai, avrebbe confidato allo stesso giornale di temere temere che a sua figlia sia successo qualcosa di terribile, puntando il dito contro il compagno, descritto come un "violento", accuse che però l'uomo avrebbe respinto. Al momento, tuttavia, si tratta solo di ipotesi.

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