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Ucraina, vacilla la tregua: ancora combattimenti nel Debaltseve

Esercito di Kiev e ribelli si rimpallano le accuse per aver violato il cessate il fuoco. Malgrado le schermaglie, tuttavia, la tregua dovrebbe reggere.
A cura di D. F.
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E' iniziata da un giorno ma sembra già vacillare la tregua nell'est dell'Ucraina tra ribelli e militari dell'esercito regolare di Kiev. Il cessate il fuoco, stabilito giovedì scorso al termine dei colloqui di Minsk, è iniziato alle 22 di ieri, ma secondo quanto riferito da Anatoly Stelmach, portavoce dell'esercito, "ci sono stati dieci attacchi dei ribelli sulle nostre postazioni, principalmente nell'area di Debaltseve". Malgrado ciò, spiega un altro funzionario militare, Vladyslav Seleznyov, "nelle zone del conflitto, il cessate il fuoco in generale sta venendo rispettato", gli attacchi dei ribelli "non sono stati regolari", ma sporadici. La tregua, quindi, sembra reggere.

Ma mentre l'esercito accusa i ribelli di aver violato in più occasioni il cessate il fuoco la stessa accusa viene mossa dai filorussi a Kiev. Il ministro della Difesa della Repubblica popolare di Donetsk afferma che i militari dell'esercito hanno violato la tregua nella città strategica di Debaltseve e che le i ribelli "si sono visti obbligati ad aprire il fuoco in risposta".

Petro Poroshenko – primo ministro ucraino – ieri aveva minacciato di essere pronto ad introdurre la legge marziale in caso di violazione del cessate il fuoco. Nella giornata di oggi è atteso un colloquio telefonico tra il leader ucraino, Putin, Hollande e Merke, ovvero i principali attori dei negoziati di Minsk. I quattro faranno il punto sulla tenuta della tregua.

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