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Ucciso mentre lavora sul palco della Pausini, la cantante annulla il concerto

Lecce, ancora buio pesto sul movente dell’agguato in cui ha perso la vita Valentino Spalluto, 20 anni. In segno di lutto la rockstar emiliana annulla la sua esibizione.
A cura di Redazione
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La tragedia è avvenuta nella notte a Reggio Calabria, la vittima è un operaio romano di 32 anni, Matteo Armelini. Ancora tutte da chiarire le cause del cedimento del palco. Oltre alla vittima altri due operai sono rimasti feriti.

Il giorno dopo l'omicidio di Valentino Spalluto, il giovane ventenne ammazzato mentre lavorava all'allestimento del ponteggio nell'area che avrebbe accolto il concerto di Laura Pausini, la cantante romagnola annuncia l'annullamento dell'esibizione di Lecce prevista domani, 4 agosto. La conferma ufficiale arriva dall'agenzia di spettacolo Delta Concerti.

Spiega Laura Pausini sulla sua pagina Facebook:

"Non me la sento di tornare in Italia e di cantare in un luogo dove si è appena consumata una inspiegabile ed immane tragedia. Faccio la cantante perché ho bisogno di emozionarmi e perché attraverso le emozioni penso di donare al mio pubblico momenti di serenità e di spensieratezza. Il mio nome viene erroneamente associato ad una tragica vicenda, dalla quale io, tutti i miei collaboratori ed il mio spettacolo siamo totalmente estranei. Quanto accaduto non mi permette di provare e quindi di trasmettere né gioia né serenità al mio pubblico. Non me la sento di tornare in Italia e di cantare in un luogo dove si è appena consumata una inspiegabile ed immane tragedia. Se riuscissi, se avessi il ghiaccio nel cuore e sapessi fingere, non sarei me stessa e non potrei più fare questo mestiere come lo intendo io. Non sarei chi sono. Sono sicura – conclude – che il pubblico di Lecce condividerà per primo la decisione di annullare il concerto. Le mie più sentite condoglianze ai parenti della vittima.

Buio pesto sul movente dell'agguato: dalle testimonianze raccolte subito dopo l'omicidio, avvenuto in pieno giorno, si è appreso che dalla recinzione esterna un uomo, in moto e a viso coperto, ha fatto fuoco, colpendo Spalluto mortalmente alla testa. A carico della vittima risulta una sola segnalazione all'autorità giudiziaria per uso di sostanze stupefacenti. Il luogo di provenienza, Surbo, considerato una delle roccaforti della criminalità nel Salento, fa aprire ogni tipo di pista investigativa, legata sia alla sfera privata che a presunti sgarri che il giovane potrebbe aver commesso nei confronti di criminali della zona.

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