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Mariya è morta: la 19enne scomparsa da Ancona trovata impiccata

Mariya Iskra era scomparsa domenica scorsa da Cupramontana (Ancona). I volontari della protezione civile hanno trovato il suo corpo nelle campagne del paese. Non è chiaro se si sia trattato di una morte violenta.
A cura di Angela Marino
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I familiari della ragazza scomparsa domenica a Cupramontana (Ancora) hanno contatto la redazione di ‘Chi l’ha visto?' per annunciare che la giovane è stata trovata morta. La è stata pubblicata sul sito ufficiale del programma di Rai 3 dedicato agli scomprasi. Secondo le notizie riportate dalla stampa locale, Mariya Iskra sarebbe stata trovata impiccata nel pomeriggio in una zona di campagna vicino alla gola del corvo e all’eremo dei Frati Bianchi, a tre chilometri da casa sua.

Il ritrovamento del corpo

Le ricerche, in corso da diversi giorni, si erano concentrate proprio nell'area a due passi dall'uliveto dei Frati Neri e a tre chilometri dall'abitazione della giovane studentessa di origini ucraine. Le squadre della Protezione civile locale, insieme ai vigili del fuoco e al nucleo cinofili, erano operative dalle 7 de mattino in cerca della studentessa. Erano stati sorvolati con un elicottero campi e vigneti e scarpate e perlustrati casolari, ma senza risultati. Infine, alle 16, la tragica scoperta. La giovane si sarebbe è impiccata ad un ulivo con un foulard, senza lasciare alcun messaggio al familiari né al fidanzato. Indossava ancora gli abiti che aveva al momento della sparizione.

La scomparsa di Mariya

Mariya si era allontanata domenica da casa lasciando i documenti, il cellulare e le lenti a contatto appena comprate. Allarmati dal comportamento insolito, i genitori avevano sporto immediatamente denuncia di scomparsa, lanciando anche un appello attraverso la trasmissione televisiva ‘Chi l'ha visto?'. Francesco, il fidanzato della ragazza, si era detto convinto che la 19enne sarebbe tornata presto e che avesse avuto bisogno solo di "un momento suo per pensare". Anche la madre della giovane di origini ucraine aveva espresso la certezza che sua figlia fosse viva e le aveva rivolto diversi appelli affinché tornasse a casa. Le prossime indagini medico legali stabiliranno se si è trattato di un gesto volontario.

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