Cane impiccato a un albero nel Palermitano, l’appello delle autorità: “Aiutateci a trovare il colpevole”
In un terreno privato in via Monti Sibillini, nella periferia di Carini (provincia di Palermo) è stato trovato da alcuni residenti della zona un cane impiccato a un albero. A denunciare il fatto sui social è stata la sezione locale dell'Enpa.
“Siamo stati contattati da alcuni residenti indignati – hanno spiegato i volontari Enpa di Carini, pubblicando su Facebook anche una foto dell'animale – che ci hanno segnalato la presenza del cane morto impiccato. Come è emerso la violenza sarebbe avvenuta da giorni. Chiediamo più controllo sul territorio perché questo era tutto fuorché un cane randagio. Verosimilmente vittima del suo stesso padrone. Chiediamo la collaborazione di chiunque avesse informazioni sul cane o che abbia visto qualcosa”.
La raccapricciante scena è apparsa davanti agli occhi della polizia municipale che si è subito recata sul posto, poi raggiunta dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale. Dalle prime analisi sembra che l'animale, un meticcio scuro di grossa taglia, fosse già morto da una decina di giorni.
Il comandante dei vigili urbani, Marco Venuti, ha lanciato un appello alla comunità, invitando chiunque abbia informazioni a presentarsi al Comando per contribuire alle indagini partite in queste ore con l'obiettivo di identificare l'autore del gesto.
Nell'area dove è stato trovato impiccato l'animale, inoltre, sono in corso le ricerche di eventuali sistemi di videosorveglianza. "Chi ha agito in questo modo è un criminale, oltre che una persona crudele e va punito, così come previsto dalla legge. Invitiamo tutti a collaborare per trovare i responsabili", ha commentato l'assessore al Benessere animale del Comune di Carini, Vito Bortiglio.
Intanto, l’Ente Nazionale Protezione Animali ha fatto sapere che si sta attivando per formulare una denuncia attraverso il suo ufficio legale, "affinché si vada affondo a questo ennesimo ignobile atto di violenza".
“Abbiamo attivato il nostro ufficio legale e siamo fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine affinché emerga al più presto l’identità del responsabile o dei responsabili di questa terribile uccisione. – ha detto Carla Rocchi, la Presidente nazionale Enpa – Chi ha fatto una cosa del genere è un soggetto pericoloso socialmente e deve pagare”.
