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Tragico epilogo per lo studente italiano scomparso al Cairo, la Farnesina: “Forse morto”

In attesa che arrivino conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni ha espresso profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari di Giulio Regeni, che si trovano al Cairo. La notizia della presunta morte è stata resa nota in un comunicato dalla Farnesina.
A cura di Angela Marino
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Giulio Regeni, il giovane scomparso a il Cairo, è probabilmente morto. Il Governo italiano lo avrebbe appreso da alcune fonti egiziane. "In attesa che arrivino conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni esprime il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo e che sono stati informati di questa notizia ancora priva di conferme ufficiali" –  si legge in una nota della Farnesina.

In questo momento, assistiti dal nostro Ambasciatore, stanno per essere raggiunti dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che ha sospeso la sua visita in corso nella capitale egiziana. Il Governo italiano – conclude la nota – ha richiesto alle autorità egiziane il massimo impegno per l'accertamento della verità e dello svolgimento dei fatti, anche con l'avvio immediato di un'indagine congiunta con la partecipazione di esperti italiani.

La notizia della tragica scomparsa di Regeni è arrivata al suo paese d'origine, Fiumicello, in Friuli: "Appena appresa la notizia abbiamo sciolto la riunione, ognuno di noi è andato a casa a meditare e riflettere su quanto è successo – ha detto il sindaco, Ennio Scridel -. E' un evento drammatico che lascerà il segno per anni in una comunità piccola come la nostra, per non pensare al dolore che proverà la famiglia". "Sono sconvolto", ha proseguito il primo cittadino. "Confidavo in un ritorno, magari con difficoltà e con l'aiuto delle mediazioni diplomatiche. Non avevo mai neanche messo in campo l'ipotesi di un epilogo del genere".

Si sospetta che la scomparsa di Regeni risalga al 25 gennaio scorso: quel giorno il giovane ricercatore italiano venne visto salire su un treno della metropolitana molto probabilmente diretto  al quartiere di Bab Al Louq, nel governatorato del Cairo. Quel giorno in tutto l'Egitto, ma soprattutto nella capitale, si svolsero una serie di manifestazioni di protesta contro il regime di al-Sisi. In seguito alla sua scomparsa era sorta una mobilitazione internazionale per sollecitare le ricerche: su twitter era stato creato l'hashtag #whereisgiulio mentre si erano attivate anche diverse università, anche dalla Gran Bretagna, dove Giulio Regeni aveva studiato. L'italiano conosceva varie lingue, dall'inglese al francese, arabo e spagnolo. All'età di 17 anni era andato a studiare in New Mexico per poi trasferirsi in Inghilterra. Tra il 2012 e il  2013 grazie a un premio al concorso internazionale ‘Europa e giovani' aveva iniziato un percorso di ricerca sul Medio Oriente.

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