Traghetto Corea, altri 4 arresti. Presidente attacca: “Come un omicidio”
Mentre proseguono le ricerche dei dispersi del traghetto affondato mercoledì scorso in Corea del Sud, la presidente del Paese è intervenuta commentando in maniera dura le azioni dell’equipaggio del Sewol e in particolare il capitano. Azioni che Park Geun-hye ha paragonato all’omicidio. “Gli atti di capitano e alcuni membri dell’equipaggio sono del tutto incomprensibili e inaccettabili, equivalgono all’omicidio”, così in riferimento a quanto accaduto. E oltre al duro attacco della presidente anche la polizia sudcoreana ha provveduto ad arrestare altri membri dell’equipaggio del traghetto Sewol. Secondo quanto riporta l’agenzia Yonhap, si tratta di tre ufficiali e un meccanico: i loro arresti arrivano dopo quelli del capitano della nave e due membri del suo equipaggio (tra cui la 26enne con un solo anno di esperienza che era al timone al momento della sciagura).
Procura sospetta che la nave fosse sovraccarica – La procura sudcoreana sta verificando anche le eventuali responsabilità penali della Chonghaejin Marine, l'operatore del traghetto. Nel mirino ci sarebbero proprietari e dirigenti della società a cui è stato vietato di lasciare il Paese. Sarebbe loro la colpa dello scadente addestramento dell'equipaggio: i superstiti hanno riferito che dopo l'incidente ai passeggeri è stato detto di rimanere calmi in cabina, anche dopo che la nave aveva cominciato a inclinarsi. Inoltre pesano le informazioni confuse fornite dalla società sul numero di passeggeri a bordo: legittimo il sospetto che la compagnia stia cercando di nascondere che la nave era sovraccarica. Per quanto riguarda il bilancio della tragedia, finora sono stati recuperati 64 corpi. All’appello ne mancano però circa 240: il bilancio definitivo è dunque destinato ad aumentare ancora di molto. A bordo del traghetto vi erano soprattutto studenti liceali in gita.