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Torino, blitz degli animalisti contro il veterinario-cacciatore: “Vergognati”

Manifestanti hanno appeso tre cartelli davanti allo studio a Caluso di Luciano Ponzetto, veterinario-cacciatore nei Safari: “Lo pagate per salvare e lui si diverte a uccidere”.
A cura di Susanna Picone
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Non accenna a placarsi la polemica per le immagini circolate sui social network del veterinario di Caluso (Torino) Luciano Ponzetto, immortalato davanti a un leone ucciso in Tanzania. Dopo che lo stesso veterinario ha tentato di difendersi sulle pagine de La Stampa, questa notte c’è stato un blitz del Fronte Animalista davanti al suo studio. I manifestanti hanno appeso tre cartelli: “Lo pagate per salvare e lui si diverte a uccidere!”, “Dr Jakyll o Mr Hyde? Salvatore o Boia? Vergognati” e ancora “Veterinario? Vergognati. Vigliacco. Ci vedremo presto”. Le foto del blitz sono state postate sul profilo Facebook del gruppo. Già nei giorni scorsi il veterinario aveva riferito di minacce e messaggi e aveva anche sporto denuncia ai carabinieri. Tutto è nato dopo la pubblicazione di alcune foto che ritraevano appunto Ponzetto davanti a un leone ucciso in Tanzania durante una battuta di caccia. Successivamente sono spuntate anche altre foto del veterinario con animali uccisi, tra cui un ghepardo.

Da parte sua Ponzetto si è difeso sostenendo che la sua passione non è incompatibile con il suo lavoro. “In Italia nessuno vieta a un veterinario di imbracciare un fucile e di cacciare”, ha spiegato il 50enne rispondendo a chi ne chiede la radiazione dall'albo. “So bene di non aver fatto nulla di irregolare. Sono frastornato – ha aggiunto il veterinario travolto dalle polemiche -, mi trovo a dover rispondere di una fotografia vecchia di cinque anni. Adesso perfetti sconosciuti mettono in dubbio la mia professionalità, il mio lavoro e l'amore che ho sempre avuto per gli animali”. La vicenda del veterinario di Caluso ricorda il caso del dentista americano che la scorsa estate ha ucciso e decapitato Cecil, il leone simbolo dello Zimbabwe. Anche in quel caso gli scatti con il leone ucciso avevano indignato gli animalisti.

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