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Terremoto Giappone: seconda esplosione nella centrale nucleare di Fukushima, il video

Lo scoppio arriva solo due giorni dopo la prima esplosione che aveva danneggiato la centrale nucleare, 240 chilometri a nord di Tokyo in Giappone.
A cura di Biagio Chiariello
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centrale nucleare fukushima

C'è stata una seconda esplosione provocata da fughe di idrogeno nello stabilimento nucleare di Fukushima, 240 chilometri a nord di Tokyo in Giappone. Sette persone sono date per disperse. Pennacchi di fumo si sono innalzati dal reattore n.3 , due giorni dopo la prima esplosione che aveva danneggiato la centrale nucleare. Entrambe le esplosioni hanno strappato via il tetto della struttura colpita, ma si crede non abbiano danneggiato il nocciolo del reattore. Lo scoppio è solo una delle diverse sciagure innescate dal terremoto e dallo tsunami che hanno devastato ampie zone del Giappone orientale, venerdì 11 marzo. Anche se, sicuramente, il rischio di catastrofe nucleare è la più letale delle complicazioni che il sisma ha provocato, ma nonostante ciò il governo tende a nascondere il pericolo , come denunciato da un progettista.

Questo il comunicato dell'agenzia di stampa Kyodo:

Il Capo di gabinetto Yukio Edano ha riferito che i gestori dell'impianto, la Tokyo Electric Power Co., hanno confermato che l'esplosione avvenuta alle 11.01 [2.01 in Italia] non ha danneggiato la gabbia del reattore n ° 3, tranquillizzando circa il fatto che l'esplosione avesse potuto causare un massiccio rilascio di sostanze radioattive. La TEPCO ha detto che tre lavoratori, compresi i suoi dipendenti, sono stati feriti dallo scoppio. Tutti loro hanno subito qualche livido.

"Secondo le stime del capo impianto, la salute della struttura è stata mantenuta," ha aggiunto Edano nel corso della conferenza stampa. "La possibilità che materiali radioattivi siano stati rilasciati è bassa".

Il primo ministro Naoto Kan ha parlato del momento che sta attraversando il Paese del Sol Levante come il “più difficile dopo la guerra” e ha invitato alla “massima coesione”. Tuttavia “non si verificherà una nuova Cernobyl” ha cautelato, nonostante il timore di piogge radioattive resti elevato tra la gente.

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