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Telefonica vicina all’acquisizione di Telecom: accordo ad un passo

Sempre più insistenti le voci che vogliono vicinissimo l’accordo fra il colosso spagnolo Telefonica e Telco per l’acquisizione di Telecom.
A cura di Redazione
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Il colosso delle telecomunicazioni spagnolo Telefonica sarebbe ad un passo dall'acquisizione di Telecom: è questa la voce che nelle ultime ore è rilanciata con insistenza dai media e dalle agenzie. Stando a quanto si apprende, infatti, la trattativa fra i dirigenti del colosso spagnolo ed i soci italiani di Telco sarebbe in fase molto avanzata e già nella mattinata di martedì potrebbe arrivare l'annuncio ufficiale. Le indiscrezioni parlano di una consistente cessione azionaria, con Telco (che detiene il 22% di Telecom) che cederebbe circa il 70% delle proprie azioni a Telefonica. Al momento ovviamente non si hanno ulteriori conferme, ma le agenzie rilanciano il ruolo centrale di Mediobanca (che ha quota in Telco), nei cui uffici starebbe avvenendo il vertice decisivo alla presenza di altri soci in Telecom.

Il Sole 24 Ore fa il punto sulla vicenda in maniera piuttosto eloquente, dando praticamente per scontato l'esito delle trattative: "Intesa, Mediobanca e il Leone hanno rifiutato nelle ultime settimane una proposta del socio spagnolo di Telco per parte delle quote, mentre ora l'offerta dovrebbe prevedere l'acquisto, anche se in due fasi, di tutte le quote degli azionisti italiani della holding e anche del debito (prestito dei soci e prestito bancario). Da Madrid nessun commento, ma oramai i giochi appaiono fatti e sarà rispettato il termine del 28 settembre per uscire dallo stallo. La disdetta al patto della finanziaria potrebbe tuttavia slittare per dar modo a Telefonica di mandare in porto l'intera operazione che interesserebbe anche Tim Brasil".

Vale la pena di ricordare che l'azienda è ad un punto cruciale, con il Presidente Bernabè che aveva dato appuntamento al 3 ottobre per l'annuncio del nuovo piano industriale che, secondo le prime indiscrezioni, prevederebbe anche l'aumento di capitale necessario per scongiurare il downgrade da parte delle agenzie di rating (a quanto sembrerebbe tale aumento dovrebbe coprire circa il 10% del debito accumulato).

Intanto da fonti ufficiali filtra solo uno stringato commento dell'amministratore delegato Marco Patuano che tranquillizza sul futuro degli esuberi, spiegando che l'intenzione dell'azienda è quella di non licenziare alcun dipendente.

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