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Tav, Ue bacchetta ancora l’Italia. Toninelli sbotta: “Chissenefrega di andare a Lione”

Toninelli risponde all’Ue: “L’Analisi costi benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. Ue stia tranquilla, tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione”. Europa minaccia di chiedere all’Italia i contributi già versati.
A cura di Annalisa Cangemi
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"L'Analisi costi benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. Ue stia tranquilla, tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione". Così il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli su Twitter difende lo studio del governo per valutare la fattibilità della Torino-Lione, su cui è in corso un braccio di ferro nella maggioranza. Lo scontro vede il M5S sempre più arroccato sulle posizioni del ‘no', e la Lega invece sempre più impaziente di realizzare l'opera, che secondo Matteo Salvini porterebbe enormi vantaggi alle imprese del Nord, agevolando la viabilità.

Il ministro dei Trasporti ha voluto così dare una risposta anche all'Europa, che oggi ha ribadito che potrebbe chiedere all'Italia di restituire i fondi già stanziati, in tutto 813,8 milioni di euro: "Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all'Italia i contributi già versati" per la Tav, oltre al "rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti" europei. A dirlo è un portavoce della Commissione Ue, ribadendo la posizione di Bruxelles sulle incertezze che gravano sulla realizzazione della Torino-Lione. "La attuale analisi costi-benefici" su cui lavora il governo italiano "non è stata richiesta dalla Commissione", ha ricordato il portavoce, aggiungendo che già era stato presentato nel 2015 un documento congiunto firmato da Italia e Francia, valutato positivamente dal board della Cef per l'attribuzione dei fondi. "Dobbiamo stare attenti ai ritardi che già ci sono a causa della sospensione degli appalti", ha aggiunto.

Questa mattina Toninelli, intervenendo a ‘Coffee Break' su La7, ha spiegato: "Io il Piemonte lo conosco beneA Torino ho lavorato. Io so che lì c'è bisogno di una metro 2. E sono convinto che gli imprenditori torinesi, piemontesi, quella la vedono come una super Tav non un buco nella montagna che nasce per trasportare persone e diventa trasporto merci perché hanno visto che né le persone né le merci ci passeranno mai di lì". E poi ha sbottato: "Chissenefrega di andare a Lione, lasciatemelo dire. A Torino serve di più una metro 2 che fare un buco inutile nella montagna", assicurando poi che il governo non cadrà per la Tav

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