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Licenziata perché trans: "Nessuno mi assume e io non voglio prostituirmi"
"Dopo l'operazione mi cacciarono, sono disperata"
Dicembre 2020
Quando il tuo ragazzo è transgender: Alice e Dario soli "contro tutto e tutti"
"Mi chiedono se sono lesbica, che problemi ho, come faccio a stare con una persona del genere...". Alice e Dario raccontano la loro esperienza come coppia LGBTQ. Cisgender etero lei, transgender etero lui. Insieme da quattro anni, hanno dovuto affrontare le discriminazioni di amici e parenti che giudicano la loro relazione "anormale". "Non vengo giudicato per i miei pregi o per i miei difetti - spiega Dario - ma solo in quanto persona trans e, di conseguenza, indegno di stare con Alice".
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Maria Elena Gottarelli
Alice fidanzata con un ragazzo trans, gli amici: "Ma che problemi hai?"
Alice e Dario sono una coppia LGBT e stanno insieme da ormai quattro anni. Il loro amore, però, è segnato dall'ostilità di molti amici e colleghi che a più riprese hanno tentato di separarli (senza mai riuscirci). "Io e Dario ci siamo conosciuti sul lavoro - racconta Alice - lui aveva appena iniziato il suo percorso di transizione". Dopo qualche mese di frequentazione, si sono innamorati e parallelamente sono iniziate le domande: indiscrete, fuori luogo, insistenti. "Perché quando sei fidanzata con un ragazzo transgender - confida Alice - la gente si sente autorizzata a intromettersi nella tua vita e a chiederti conto di come vivi la tua sessualità". "Cosa ci fai con uno così?", "Ma sei lesbica?", "Come fate a fare sesso?" sono solo alcuni esempi. "Quello che mi fa più soffrire, comunque, è che la mia famiglia si rifiuti di conoscere Dario solo perché è un ragazzo transgender", continua Alice. Quanto a lui, Dario, convivere con gli stereotipi che gli vengono affibbiati non è semplice. "Quando sei una persona T, spesso ti ritrovi davanti persone che non ti considerano come un individuo, ma solo sulla base della tua sessualità. Non vengo valutato per le mie qualità, i miei pregi o i miei difetti... tutto si riduce al fatto che sono trans. E di conseguenza indegno di stare con una ragazza come Alice". Alice e Dario vivono sulla loro pelle le conseguenze di una società ancora carica di stereotipi in materia di diritti LGBT. Essere percepiti come una coppia "strana" o "anormale" incide negativamente sulla loro quotidianità, talvolta compromettendone la spensieratezza. Ma che cos'è, poi, la "normalità"?, si chiedono entrambi. E chi lo decide? "Sono convinta che se stessi con un ragazzo cisgender eterosessuale, nessuno si permetterebbe di farmi domande così intime su come vivo la mia sessualità", continua Alice. "Comunque - conclude - ho capito che quello che mi rende felice oggi è stare con Dario, al di là di quello che pensano gli altri. Continuerò a vivere la mia storia d'amore anche senza l'approvazione della mia famiglia, ma spero che un giorno possano almeno accettare di conoscerlo".
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Novembre 2020
Anna, licenziata perché trans: "Non mi assume nessuno e io non voglio prostituirmi"
La storia di Anna, donna transgender nata e cresciuta a Bologna, è emblematica di una serie di stereotipi e stigmi che pesano ancora sulla nostra società. Già responsabile logistica presso un'azienda specializzata nel settore elettro-medicale, Anna si è trovata la lettera di licenziamento sul tavolo il giorno del suo ritorno da Bangkok, dove si è sottoposta all'intervento. "In separata sede mi è stato detto che, per via della mia scelta di cambiare sesso, non potevo più rappresentare l'azienda", confida oggi, 20 novembre, Transgender Day Of Remembrance, giornata mondiale in ricordo delle vittime transessuali.
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Gennaio 2020
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Carmine Benincasa
La confessione di Alessia, trans e laureata: "Devo fare la escort per vivere, ma penso al suicidio"
Alessia ha 40 anni e ha iniziato il suo percorso per diventare donna all'età di 20. Si è laureata in Scienze Sociali ma non è mai riuscita a trovare lavoro. Ha fatto piccoli lavoretti in alcuni bar della sua città ma, mano mano che il suo percorso per essere donna andava avanti, molti uomini le chiedevano prestazioni sessuali a pagamento. Una volta finito il percorso, Alessia ha ceduto. Ha perso il lavoro, gli amici e la famiglia non le è stata vicina. Ha iniziato a essere una escort ma non ha mai smesso di cercare un lavoro. Alessia ai microfoni di Fanpage.it rivela che una volta a un colloquio, dopo aver comunicato d'esser transgender, le hanno comunicato che non cercavano "Dipendenti di categoria protetta" e dinanzi allo sgomento di Alessia, chi le teneva il colloquio telefonico le ha risposto: "Lei è diversamente donna". Oggi lei si definisce una donna distrutta, disillusa dalla vita e perciò sta pensando al suicidio assistito per mettere fine a questa vita e soprattutto per avere di nuovo una dignità.
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Dicembre 2019
di
Beppe Facchini
Christian e Carlo, due papà di due gemelli con maternità surrogata: "Siamo una famiglia normale"
Sono volati a Las Vegas per far nascere Seba e Julian, che hanno quasi due anni. "Vogliamo dimostrare che la nostra famiglia non è poi così diversa dalle altre" spiegano a Fanpage.it, come fanno quotidianamente anche sul loro blog (Papà per scelta) diventato da poco anche un libro. "Vogliamo cambiare la narrazione sull'omogenitorialità semplicemente facendo vedere la realtà, perchè noi lo siamo. Non siamo un'opinione".
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• di
Beppe Facchini
Christian, Carlo e i loro due gemelli avuti con maternità surrogata: "Siamo due papà felici"
"Vorremmo che la gente capisse che non siamo poi così diversi: anche due persone dello stesso sesso o un uomo o una donna singola possono diventare genitori". Carlo e Christian, autori del blog "Papà per scelta" (da poco diventato anche un libro) raccontano la loro storia e quella di Sebastian e Julian, i due gemellini eterozigoti nati a Las Vegas grazie alla maternità surrogata. "La belly mommy, la madre surrogata, ormai fa parte della nostra famiglia allargata" raccontano. "Chi decide di farlo, non lo fa per soldi -assicurano-. È una spesa importante, c'è chi decide di fare una vita di viaggio o comprare delle cose, noi abbiamo scelto di creare una famiglia". Ma la questione è tutt'altro che economica: Carlo e Christian si sono dovuti spesso scontrare contro la burocrazia, oltre che contro qualche pregiudizio che, fortunatamente, i due papà non sentono più di tanto attorno a loro.
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Ottobre 2019
Martina ed Erika si amano, ma la foto del loro bacio raccoglie insulti e minacce
Martina ed Erika stanno insieme da due anni e cinque mesi. Si amano, e come tutti coloro che si vogliono bene hanno voluto condividere il loro amore con una foto al mare mentre si scambiano un normale bacio a stampo. In poco tempo, però, sono state sommerse di insulti fino alle minacce di morte.
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di
Mirko Bellis
"Mio padre ha cercato di tagliarmi la gola perché sono gay"
Seran, un 17enne di origine irachena, è vivo per miracolo. Il padre, un fervente musulmano, ha cercato di tagliargli la gola quando si è reso conto della sua omosessualità. Il grave episodio è accaduto nel Cantone di Berna, in Svizzera. “Chiedi aiuto se vuoi venirne fuori. Non farti schiacciare dalla tua famiglia”, è l’incoraggiamento del ragazzo per altri gay di origine musulmana o islamica.
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Beppe Facchini
"Prima ero Pietro e insegnavo musica, oggi sono Miriam e mio figlio non mi parla più"
La storia di Miriam Morden, transessuale di origine africana che vive a Bologna da quando era ragazzina. Dopo anni fra il conservatorio, un lavoro come factotum in una caserma dei carabinieri e l'insegnamento della musica ai bambini, Pietro Mondello (questo il suo nome di battesimo) ha deciso di cambiare completamente vita all'età di 46 anni, dopo la relazione con una donna e la nascita del figlio Karim grazie all'inseminazione artificiale: "Arrivata alla pensione non ce l'ho fatta più, volevo la gonna, volevo diventare definitivamente donna". Per anni Pietro ha avuto una doppia vita, travestendosi solo di sera (finendo anche nei guai per questo) e nascondendo trucchi e vestiti in una valigia nascosta. "Adesso sto bene con me stessa, ho vinto". Anche se per il momento suo figlio Karim ("Mi chiama ancora papà") non ne vuole più sapere.
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Settembre 2019
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• di
Francesco Bunetto
La storia d'amore di Francesco e Giosuè, coppia gay di Vittoria: "Vogliamo adottare un figlio"
E' la storia d'amore di Giosuè e Francesco, uno di Vittoria e l'altro di Padova, finalmente uniti in matrimonio nel 2017. La giovane coppia desidera completare la famiglia e sognano fortemente di adottare un bambino. Francesco ha il desiderio di recuperare il legame con la madre a Padova che da molti anni non vede più. Essere felici e se stessi, liberi di amare e di scegliere con la propria testa. Questo è il messaggio della coppia
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Agosto 2019
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Dominella Trunfio
Prima unione civile a Gioia Tauro: la favola di Lina e Pina, in paese è festa grande
«Non ha importanza né il colore, né il sesso, è solo il cuore quello che conta e portare avanti le proprie idee». Prima unione civile a Gioia Tauro in Calabria dove Lina e Pina, napoletane d’origine e gioiesi d’adozione, hanno coronato il loro sogno. E l’intera festa è stata organizzata da cittadini ed esercenti. «Non ci aspettavamo questo calore, siamo venuti qui proprio per il nome del paese Gioia», spiega Pina. Un passato difficile alle spalle e la voglia di ricominciare proprio dalla Calabria. «Avevamo chiesto una mano d’aiuto per organizzare il matrimonio, un gruppo di persone ha risposto subito: addobbi, torta nuziale e tanto affetto. Di più di una festa in piazza, una festa di paese», dice Lina. Un passo storico per la città della Piana che è alla sua prima unione civile, per questo sui social non sono mancati commenti e insulti. «E’ stato un po’ difficile metterci a spiegare la situazione di Pina e Lina», spiega una delle organizzatrici. «Gli insulti sono stati parecchi, qualcuno ha parlato di chiesa cattolica, di andare contro la religione, ma qua non c’è la religione, qua è un rito civile».
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Luglio 2019
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• di
Dominella Trunfio
Pride in Calabria, gay rispondono ai commenti omofobi: "Non facciamo porcate, l'amore è amore"
«Noi non facciamo nessuna porcata, siamo in piazza per difendere i nostri diritti e a quanto pare ce n'è ancora tanto bisogno». Anche Reggio Calabria ha il suo Pride 2019 organizzato dall’Arcigay ‘I due mari’ e dall’Agedo, una festa colorata e senza eccessi, bandiere della pace e spazi di riflessione. Fanpage è scesa in piazza con alcuni commenti omofobi trovati sui social dopo l’annuncio della manifestazione reggina e abbiamo chiesto ai partecipanti del Pride di commentarli. Una lunga carrellata di luoghi comuni e stereotipi. «Grande esempio per i figli, non stravolgiamo il normale», recita un cartello. «Non mi sembra esista una definizione stabilita di normale e al massimo le menti dei bambini si possono ampliare, non turbare», risponde un ragazzo. «I bambini stanno bene dove c’è amore, a loro non interessa tra chi», aggiunge un altro. E ancora: «Il Pride è una bella giornata di Carnevale». «Siamo belli, colorati ma siamo qui per i nostri diritti».
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Giugno 2019
Padova, coppia gay in carcere nella stessa cella: "Vogliamo sposarci". Sindacato polizia insorge
I due detenuti sono in un reparto speciale presso la casa di reclusione Due Palazzi e avrebbero dichiarato di volersi sposare. Il sindacato: "Questa situazione è diventata intollerabile e va ben oltre il sistema delle ‘celle aperte’". Ma quello di Padova non è certo il primo caso di autorizzazione in tal senso.
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Maggio 2019
di
Beppe Facchini
In fuga dall'omofobia, David e Vittoria: "Tornare nei nostri Paesi è troppo pericoloso"
Brasile, Moldavia e non solo: in tutto il mondo in oltre 70 nazioni l'omosessualità è ancora reato, in 8 c'è anche la pena di morte. Chi scappa può ottenere protezione internazionale in Italia e al loro fianco c'è IAM, un'associazione per i diritti LGBTI con sede a Bologna. Proprio qui vivono David e Vittoria, trans brasiliana di 38 anni che ha appena ottenuto protezione. "Con Bolsonaro la situazione è diventata più pericolosa"
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Aprile 2019
Coppia gay erige un muro per difendersi dalle secchiate di benzina. Il Comune: “È abusivo”
"Voi culattoni, negri, ebrei, spastici finirete tutti nelle camere a gas. Viva Mussolini. Viva Hitler", è una delle scritte che Angelo e Andrea, sposati a Barcellona ma celibi per la legge italiana, hanno trovato nella cassetta della poste. Nel tentativo di proteggersi, hanno eretto una vera e propria barriera. Ma per il Comune di Grezzana (Verona) quella recinzione è abusiva e va rimossa.
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• di
Attualita
La Spezia, prima unione civile fra due donne della Marina
Prima unione civile tra due donne della Marina militare: si tratta di Rosa Maria Mogavero e Lorella Cipro che hanno detto sì nel Centro di Arte Moderna e Contemporanea, a La Spezia. In seguito picchetto d'onore da parte della Marina.
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La Spezia, unione civile tra Rosa Maria e Lorella, spose con l’uniforme della Marina Militare
Mentre a Verona andava in scena il Congresso delle Famiglie, a La Spezia, dove sono di stanza, si è celebrata l'unione civile di Rosa Maria Mogavero e Lorella Cipro, entrambe appartenenti alla Marina Militare italiana. La foto delle due donne che hanno detto “sì” in alta uniforme è diventata virale su Facebook. La ministra Trenta: "Lorella e Rosy sono l'esempio di una importante evoluzione culturale".
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Febbraio 2019
Repubblica San Marino, prima unione civile per coppia gay: fino al 2004 si rischiava il carcere
Nella repubblica più antica del mondo, fino al 2004, i rapporti omosessuali potevano essere puniti col carcere, ma da novembre c'è una nuova legge: le coppie civili, qualunque sia il sesso della coppia, sono parificate ai matrimoni, con gli stessi diritti. Marco ed Emanuele sono i primi, la cerimonia è lunedì. "Le cose stanno migliorando, ma c'è ancora un po' di discriminazione"
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Scritte omofobe contro uno studente a Brindisi, compagni lo difendono con decine di striscioni
La protesta degli studenti contro le scritte omofobe apparse sui muri della scuola contro un loro coetaneo. "Questo episodio testimonia quanto siano ancora radicate, proprio tra noi giovani, l’ignoranza, la paura del diverso e l’intolleranza" hanno dichiarato i rappresentanti degli studenti
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Maggio 2018
492.709
• di
Simona Berterame
Sorrento, chiostro vietato per unione civile gay: "Il sindaco ci ha detto no"
Vincenzo D'Andrea dopo 6 anni di fidanzamento voleva coronare il suo sogno d'amore e sposare il suo compagno Heriberto Vasquez Ciro detto Beto. Il giovane vive a Roma ma è originario di Napoli e per avvicinarsi ai suoi parenti aveva scelto la suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco a Sorrento per convolare a nozze con il suo amato. "Nel Chiostro di San Francesco non si svolgono cerimonie riguardanti unioni civili" si legge nella mail che gli è stata inviata come risposta. Un messaggio breve e lapidario che ha infranto tutte le speranze della coppia. Il Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo ha confermato a Arcigay Napoli, giunta in soccorso della coppia, il suo secco 'no' a far celebrare il loro matrimonio, senza nascondere la sua contrarietà alle unioni civili. "Non è d'accordo con la legge Cirinnà, l'ha detto chiaramente - continua con rabbia Vincenzo - ed è per questo che ho deciso di denunciare quanto era successo. In quel chiostro si celebrano tantissime unioni civili etero ogni anno. Quella del comune di Sorrento è stata una vera discriminazione".
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Aprile 2018
La sindaca di Torino Appendino registra i figli di due coppie gay: è la prima volta in Italia
La sindaca di Torino Chiara Appendino annuncia che farà di tutto, anche "forzando la mano", per permettere alle coppie omosessuali di registrare i propri figli all'anagrafe.
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Febbraio 2018
L'attivista gay rinviato a giudizio per un bacio in pubblico al marito
Si baciano in pubblico ad un raduno delle Sentinelle in piedi e finiscono a processo: è la vicenda di un gruppo di attivisti gay, accusati di "disturbo della quiete pubblica".
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Ottobre 2017
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• di
Cose Vere
Giorgio e Niccolò sposi a 22 e 19 anni, è la più giovane unione civile d'Italia
Tutti ci chiedevano ‘Ma non siete troppo giovani per sposarvi?' Ma poi hanno capito che noi ci amiamo e che prima o poi avremmo fatto questo passo. Questa è stata solo un’attestazione legale di quello che già siamo: una famiglia", così Niccolò e Giorgio, appena 22 e 19 anni, hanno spiegato cosa li ha portati a diventare i protagonisti della più giovane unione civile d’Italia da quando la Camera ha approvato la legge che permette anche a coppie dello stesso sesso di unirsi.continua su: https://www.fanpage.it/giorgio-e-niccolo-sposi-a-torino-la-piu-giovane-unione-civile-d-italia/http://www.fanpage.it/
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Giorgio e Niccolò sposi, a Torino la più giovane unione civile d’Italia
"Noi ci amiamo e questa è stata solo un’attestazione legale di quello che già siamo: una famiglia", hanno spiegato i due che nonostante la giovane età, 19 e 22 anni, hanno le idee chiare sul loro futuro insieme
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Agosto 2017
269.816
• di
Carmine Benincasa
Francesco e Giuseppe: “Cacciati dalle nostre famiglie perché gay. Ora dormiamo sulle panchine”
Francesco e Giuseppe hanno 18 e 20 anni e sono una coppia gay. Dopo aver dichiarato il loro amore alle rispettive famiglie entrambe hanno reagito cacciandoli fuori di casa. I due ragazzi da Febbraio vivono in uno stato precario, dormendo su panchine, in spiaggia e quando possono a casa di amici. Da più di 10 giorni però non hanno più trovato qualcuno che li ospitasse fino all'intervento di Arcigay Napoli che è intervenuta per trovargli un alloggio. Al momento i due giovani ragazzi vivono a casa del presidente dell'Arcigay Napoli , Antonello Sannino.
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Maggio 2017
Prima unione civile al Governo: Ivan Scalfarotto sposa il compagno
Sabato, a Milano, Ivan Scalfarotto sposerà il compagno Federico. È il primo membro del governo a usare l'istituto delle unioni civili.
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Novembre 2016
La Spezia, da uomo diventa donna: il suo matrimonio si trasforma in unione civile
La storia di Isabella e Lucia, due infermiere che potranno diventare la prima coppia che vedrà trasformato il proprio matrimonio in unione civile per effetto della legge Cirinnà. Isabella, nata uomo, si è sposata nel 2001 ma lo scorso marzo è diventata donna.
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Settembre 2016
10.068
• di
Gaia Bozza
Festa per il matrimonio del primo sindaco gay d'Italia: "Siamo il simbolo di un Paese normale"
E' il primo sindaco gay d'Italia a convolare a nozze col proprio compagno dall'entrata in vigore della legge sulle unioni civili: Giorgio Zinno, 37 anni, primo cittadino Pd di San Giorgio a Cremano, ha appena scambiato il "sì" con l'architetto Michele Ferrante, 35 anni, dopo sei anni di fidanzamento e tre di convivenza. A celebrare l'unione la senatrice dem Monica Cirinnà, autrice del testo di legge sulle unioni. Il rito si svolge nell'arena del parco settecentesco di villa Vannucchi, a San Giorgio, che per la prima volta apre per un matrimonio. "Vivo queste nozze con spirito meraviglioso, questa è una festa di felicità, di amore e diritti. È la mia prima unione civile - spiega la senatrice - e non a caso ho scelto di farla per Giorgio, una persona che con coraggio ha sempre vissuto la sua diversità come un valore". Circa 800 i presenti, molti esponenti del Pd e la nonna del sindaco, Margherita, 100 anni appena compiuti: "Sono emozionata e felice", dice alle decine di cronisti presenti.
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Agosto 2016
Prima unione civile a Reggio Emilia: il sì di Piergiorgio e Marco dopo 37 anni d’amore
Piergiorgio Paterlini e Marco Sotgiu sono i primi a unirsi civilmente a Reggio Emilia dopo l'approvazione della legge. “Non è un matrimonio, hanno raccontato, noi siamo uniti da 37 anni con civiltà e soprattutto con amore”.
1.664
Febbraio 2016
411
• di
Simona Berterame
San Valentino, un bacio collettivo al Pantheon per i diritti delle coppie gay
Un bacio collettivo per dire che "l'amore non è mai sbagliato". Coppie gay e lesbiche hanno scelto di passare il proprio San Valentino al Pantheon, per rivendicare ancora una volta i propri diritti, con tanti baci e abbracci riservati alla persona amata.
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