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Quali sono gli esercizi di stretching da fare dopo un viaggio in aereo

Al termine di un volo a lungo raggio vi sentite stanchi e doloranti? Ecco quali sono gli esercizi di stretching che dovreste provare non appena atterrati.
A cura di Valeria Paglionico
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L'aereo è il mezzo di trasporto preferito dagli amanti dei viaggi, visto che permette di raggiungere luoghi molto lontani in poche ore, il tutto a prezzi non stratosferici. L'unico piccolo inconveniente? Se da un lato fa "guadagnare" tempo da poter sfruttare per la vacanza, dall'altro costringe i turisti a rimanere a lungo seduti, non avendo neppure la possibilità di stendere le gambe per sgranchirsi. Spesso, dunque, si va incontro a dolori e crampi, cosa che rischia di rovinare l'inizio di un viaggio. Come fare per risolvere? Ci si può dare allo stretching non appena scesi dall'aereo: ecco quali sono gli esercizi da provare all'atterraggio

A cosa serve lo stretching dopo un volo

Rimanere a lungo seduti a bordo dei voli a lungo raggio può farci sentire rigidi, a disagio e doloranti ma per fortuna esistono dei piccoli trick per evitare tutto questo. A rivelarli è stata la personal trainer Kelsey Wells, che ha spiegato nei dettagli quali sono gli esercizi di stretching che i passeggeri dovrebbero fare una volta scesi dall'aereo. Non si tratta di un allenamento intenso ma di movimenti semplici ed essenziali per permetterci di riconnetterci al nostro corpo rimasto a lungo fermo e intorpidito. Lo stretching lento, infatti, è essenziale per rilassare i muscoli tesi, aumentare il flusso sanguigno e sostenere il corpo durante la fase di ripristino, tutte cose essenziali per lanciarsi alla scoperta di una nuova città.

Gli esercizi per riattivare una normale circolazione

Gambe, schiena e fianchi sono le zone del corpo che rimangono più a lungo ferme e piegate a bordo, dunque non appena atterrati bisogna fare qualcosa per riattivare una normale circolazione. L'ideale sono gli esercizi gatto-mucca, ovvero quelli da praticare a quattro zampe con le mani allineate sotto le spalle. Si deve inspirare mentre si abbassa la pancia e sollevare la testa per guardare verso l'alto, poi inarcare la schiena verso il soffitto e portare il mento al petto. In alternativa si può allungare il torace stando in piedi e intrecciare le dita dietro la schiena oppure si può flettere l'anca inginocchiandosi con un piede in avanti, arrivando a formare un angolo di 90 gradi con la gamba. In tutti i casi è essenziale respirare profondamente, praticare ogni esercizio per 30 secondi e ripeterlo per almeno 3 volte.

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