Perché deve esserci sempre una gruccia in camera quando dormi in hotel

Viaggiare è meraviglioso ma "nasconde" anche dei piccoli inconvenienti di cui nessuno parla, un esempio? La difficoltà che si prova quando ci si ritrova a dormire in una camera d'albergo, un luogo totalmente nuovo che, almeno per i primi giorni, non si sente affatto "proprio". Non si tratta di un problema sentito solo da coloro che soffrono di insonnia ma anche da parte dei turisti che riescono ad addormentarsi in ogni dove ma che, catapultati in un letto e una camera diversa dal solito, hanno bisogno del loro tempo per ambientarsi. La cosa che in pochi sanno è che esiste un preciso trucco per affrontare la situazione: ecco qual è l'oggetto che bisogna assolutamente usare.
Il "problema" delle camere d'albergo
È inutile negarlo, non c'è una formula segreta per dormire bene durante le prime notti che si trascorrono in un nuovo albergo (anche se i travel blogger che si definiscono "esperti" riempiono i social con i loro consigli). La verità è che esiste solo un accessorio che non deve mai mancare in un stanza di una struttura ricettiva: una gruccia. Il motivo è molto semplice e a spiegarlo è stata Alexandra Dubakova, travel influencer di FreeTour, che ha sottolineato quanto sia frustrante ritrovarsi a cambiare fuso orario e ad affrontare il jet leg con la fastidiosa striscia di luce che si viene a creare tra le tende di una camera di albergo che non aderiscono alla perfezione.
Cosa usare per eliminare le fonti di luce nelle camere di hotel
Per creare una stanza completamente buia esiste però un trucco: basta prendere una gruccia dall'armadio, da infilare all'interno degli anelli di una tenda. Il metodo, però, non è applicabile se l'hotel è dotato di grucce antifurto con il lucchetto, dunque in casi come questi bisogna premunirsi e portare con se del nastro isolante nero. In questo modo, si "nascondono" tutte le fonti di luce, anche quelle microscopiche come il puntino rosso della tv in stand by o il bagliore blu del caricatore USB, che rischiano di rovinare il sonno in viaggio. Ricreare un ambiente notturno anche quando fuori è buio (e si affronta il jet leg) è infatti fondamentale per "ingannare" il corpo e farlo addormentare senza fatica.