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Il migliore tiramisù del mondo è giapponese, l’Italia si classifica al secondo posto seguita dal Marocco

Il Giappone conquista il World Trophy of Professional Tiramisù con la pasticciera Aya Okada e il suo dolce a forma di pianoforte a coda. Al secondo posto l’italiana Milena Russo seguita dal marocchino Simon Loutid, in una competizione che ha riunito dieci Paesi da tutto il mondo.
A cura di Elisa Capitani
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Il tiramisù di Aya Okada
Il tiramisù di Aya Okada

Simbolo della tradizione italiana, il tiramisù è uno di quei dessert che parlano immediatamente di casa, cura e semplicità e non solo in Italia ma in tutto il mondo. Nell'edizione 2025 del World Trophy of Professional Tiramisù a trionfare è stato il Giappone con un incredibile tiramisù a forma di pianoforte. La competizione, organizzata dalla Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria (FIPGC) a Roma, ha incoronato Aya Okada, 29 anni, originaria della prefettura di Ishikawa in Giappone, come autrice del miglior tiramisù del mondo. L’Italia ha comunque brillato con un secondo posto conquistato dalla siciliana Milena Russo, mentre la terza posizione è andata al marocchino Simon Loutid.

Il podio del Campionato da sinistra Simon Loutid, Aya Okada e Milena Russo
Il podio del Campionato da sinistra Simon Loutid, Aya Okada e Milena Russo

Giappone in vetta con l’eleganza tecnica di Aya Okada

L'incredibile tecnica di Aya Okada è stata il risultato più sorprendente della gara, che la condotta in cima alla classifica. La pasticciera giapponese ha presentato un tiramisù innovativo dalla forma di un pianoforte a coda, un omaggio estetico curato in ogni dettaglio. La struttura era completata da ciliegie al maraschino e amarene, che aggiungevano una nota fresca e leggermente acidula alla cremosità del dessert. Accanto alla versione creativa, come previsto dal regolamento, Okada ha realizzato anche un tiramisù classico, costruito con grande equilibrio tra savoiardi, caffè, crema al mascarpone e cacao. La giuria ha premiato la precisione, l'armonia dei sapori e la capacità di reinterpretare un’icona italiana senza snaturarla: una combinazione che ha permesso al Giappone di superare tradizioni più consolidate e imporsi al primo posto.

L’Italia al secondo posto e il podio internazionale

A rappresentare l’Italia, Milena Russo ha proposto Amor Misù, un tiramisù che ha convinto per delicatezza e originalità. Rosa bulgara, lampone e pepe rosa dialogavano con un savoiardo aromatizzato al rosmarino e limone, creando una versione elegante e moderna, capace di mantenere un legame solido con la ricetta tradizionale pur introducendo nuove sfumature. Sul terzo gradino del podio è salito invece il marocchino Simon Loutid con Nostalgia di un bambino, un tiramisù ispirato ai sapori dell’Africa, costruito su note di vaniglia, ibisco e bissap. Con dieci Paesi coinvolti, la competizione ha mostrato come il tiramisù sia ormai un terreno comune per pasticcieri di tutto il mondo, un dolce italiano che ha imparato a parlare lingue diverse senza perdere la propria identità, anzi solo arricchendola.

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