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C’è un quartiere che rivendica il diritto alla felicità: la storia di Užupis

Un piccolo quartiere si è autoproclamato Repubblica, dando vita a uno Stato nello Stato con tanto di costituzione che prevede il “diritto alla felicità”: ecco dove si trova.
A cura di Arianna Colzi
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Užupis a Vilnius
Užupis a Vilnius

In Europa c'è una Repubblica fondata sulla felicità. A Vilnius, in Lituania, c'è una sorta di Stato nello Stato, come San Marino o Città del Vaticano in Italia: in questo caso, però, si tratta di un quartiere della capitale, che copre un'area di un chilometro quadrato e conta poco meno di diecimila abitanti. La Repubblica indipendente di Užupis, questo il nome del particolare Stato, è una comunità con una sua costituzione che, nei suoi principi, ribadisce i valori fondanti del microstato: la fratellanza e la tolleranza e il diritto alla felicità.

Un murales a Užupis
Un murales a Užupis

La Repubblica di Užupis: chi l'ha fondata 

Užupis, che in lituano significa "dall'altra parte del fiume", si trova nel centro storico di Vilnius. Si tratta di una delle zone più antiche della città e durante il periodo in cui la Lituania faceva parte dell'Unione Sovietica era abitato da operai. Tra la fine del controllo sovietico e l'indipendenza della Lituania, avvenuta a metà anni Novanta, il quartiere visse un periodo di degrado, con diversi edifici abbandonati e un alto tasso di criminali.

Decorazioni lungo una strada di Užupis
Decorazioni lungo una strada di Užupis

Quando nel 1991 la Lituania divenne un paese libero e indipendente, il quartiere subì l'influenza della vicina accademia di belle arti: la zona divenne un crogiolo di artisti, intellettuali e si arricchì di gallerie, bar, caffè dove si respirava un area davvero bohèmien. Se vogliamo fare un paragone il quartiere ricorda la vita brulicante di Montmartre, quartiere di Parigi noto per la sua vitalità e per le sue influenze artistiche.

Užupis vista dall'alto
Užupis vista dall'alto

La costituzione della Repubblica di Užupis  prevede il diritto alla felicità

Il 1 aprile del 1997 (data non casuale) uno degli artisti che popolavano Uzupis, Romas Lileikis, decide di fondare la Repubblica di Užupis, uno stato indipendente alla Lituania. Questa sorta di realtà utopistica nata in Lituania non è riconosciuta a livello internazionale, ma esiste tuttora ed è sempre presieduta da Lileikis: ha una bandiera, che cambia al mutare delle stagioni, un inno nazionale, una moneta e un governo che l'amministra.

La costituzione di Užupis incisa su un muro
La costituzione di Užupis incisa su un muro

Il motivo per cui la Repubblica è diventata famosa è la sua costituzione, celebre per i suoi principi solidali, come la tolleranza, la fratellanza e la non violenza (il Dalai Lama è uno dei suoi cittadini onorari). La carta costituzionale prevede 41 punti, tradotti in diverse lingue, che omaggiano la libertà di pensiero, la felicità e l'autenticità. Questi principi sono scritti e appesi per una delle vie di Užupis, affinché i curiosi li possano consultare liberamente.

La Costituzione della Repubblica Užupis sulle mura della città
La Costituzione della Repubblica Užupis sulle mura della città

La carta costituzionale alterna principi ironici (tutti hanno il diritto di morire ma non è un obbligo) a voci molto umani e tolleranti come: tutti hanno il diritto di fare errori; tutti hanno il diritto di essere unici; tutti hanno il diritto di amare. Il punto più dirompente, però, è il numero 16 che recita: "Tutti hanno il diritto di essere felici". Non è certo la prima costituzione a parlare di diritto alla felicità: nella Dichiarazione d'Indipendenza americana, redatta nel 1776, si parlava già di diritto alla ricerca della felicità.

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