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Caro vacanze, Mario Tozzi: “In Grecia 10 euro ombrellone e lettino, tante spiagge libere. Da noi vergogna”

Il geologo e divulgatore scientifico si è espresso sui costi delle nostre spiagge e l’assenza di spiagge libere a cui accedere gratis a differenza della Grecia.
A cura di Giusy Dente
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Instagram @mariotozziofficial
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Una foto e poche, ma chiarissime parole per spiegare il proprio pensiero. Anche Mario Tozzi, geologo CNR e divulgatore scientifico, ha voluto dire la sua sulla polemica del momento, che riguarda il caro prezzi sulle spiagge. I costi eccessivi presso gli stalimenti italiani, per l'affitto di ombrellone e lettino, hanno portato allo svuotamento dei lidi: c'è chi ha dovuto rinunciare alla vacanza (il 49% secondo Federalberghi), chi ha optato per la spiaggia libera così da ammortizzare un po' la spesa. Anche a Fanpage.it, Stefano Zerbi del Cocadons ha detto senza mezzi termini: "Se vogliono avere di nuovo spiagge piene l'unica cosa che devono fare è ridurre tariffe e fare pacchetti scontati per le famiglie".

Mario Tozzi contro il caro prezzi sulle spiagge italiane

Mentre in Italia combattiamo coi prezzi proibitivi proposti dagli stabilimenti balneari, per l'affitto ombrellone e lettino, altrove in Europa il modo di concepire la vacanza è molto diverso. Da qui parte il messaggio di Mario Tozzi, che sul suo profilo Instagram ieri ha voluto augurare un buon Ferragosto ai vacanzieri, offrendo uno spunto di riflessione. Il geologo e divulgatore scientifico ha scelto una meta estera per le vacanze, ha lasciato l'Italia e si è spostato in Grecia, più competitiva in quanto a prezzi. Ma non solo. Qui trascorrere una giornata al mare non implica la scelta obbligata dello stabilimento attrezzato, perché ci sono molte spiagge libere dove sostare per godersi il tanto agognato relax. Dai noi, ormai accedere liberamente e gratuitamente al mare è un miraggio,in alcuni posti soprattutto. A Rimini addirittura più del 90% dell’'arenile è dato in concessione a privati. In Puglia invece c'è più possibilità di scelta tra le due tipologie, esiste effettivamente un'alternativa della spiaggia libera.

Il confronto tra le spiagge italiane e quelle greche premia senza dubbio queste ultime a suo dire e fa emergere tutte le carenze del nostro sistema. Ha scritto, allegando una foto scattata a Naxos (isola greca):

Come dovrebbero essere le spiagge: uno stabilimento con servizi (10 euro lettini e ombrellone), senza strutture stabili, il resto spiaggia libera. Chilometri di spiaggia e dune pulitissime, nessun cestino, niente rifiuti, baretti nel retroduna, qualche costruzione dietro. Una sola parola per chi ha gestito il demanio costiero da noi: vergogna.

I dati parlano chiaro. In un approfondimento sulle concessioni balneari, Open aveva spiegato che nei Paesi europei vengono date in concessione ai privati pochissime spiagge, a differenza dell'Italia, dove è di prassi. In Francia solo il 20% delle spiagge è privatizzato. Addirittura in Spagna e Portogallo non esiste proprio il concetto di concessione balneari: i gestori degli stabilimenti hanno solo l'autorizzazione a usare gli spazi per periodi limitati, obbligo di rimuovere le strutture a fine stagione.

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