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Quali sono le opere d’arte nel testamento di Giorgio Armani: chi ha ereditato quadri, auto, arredi

Giorgio Armani nel suo testamento ha elencato uno a uno tutti i suoi beni più preziosi (opere d’arte, arredi, auto d’epoca) dividendoli tra i suoi eredi.
A cura di Giusy Dente
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Con un patrimonio compreso tra 11 e 13 miliardi, Giorgio Armani era uno degli uomini più ricchi d'Italia. Mesi fa, lo stilista aveva firmato due testamenti, che sono stati aperti dopo la sua morte. Ha definito molto chiaramente le proprie ultime volontà, destinando in modo preciso tutti i suoi beni alle persone più care e stabilendo in maniera precisa il futuro dell'azienda, che passa in mani fidate. Oltre alla storica Maison famosa in tutto il mondo, Re Giorgio possedeva anche diverse residenze lussuose in giro per il mondo, uno yacht, una squadra di basket, opere d'arte.

Chi ha ereditato le opere d'arte di Giorgio Armani

Dei due testamenti aperti dopo i funerali dello stilista, uno contiene ben tre pagine dedicate alle opere d'arte possedute da Giorgio Armani. È un elenco lungo, in cui per ogni oggetto viene fornita descrizione e destinatario. L'inventario va a chiarire, dunque, anche coloro che hanno ereditato questi beni preziosi. Si tratta di quadri, pezzi di design, arredi, mobili. Molti di questi sono attualmente conservati presso la residenza milanese di via Borgonuovo.

Leo Dell’Orco e Giorgio Armani
Leo Dell’Orco e Giorgio Armani

Secondo quanto disposto nel testamento, questa casa è stata concessa in usufrutto vita natural durante allo storico braccio destro Leo Dell'Orco. Armani ha precisato che "arredi e ornamenti anche non di valore non vengano rimossi da dove si trovano e rimangano come complemento dell'immobile finché Leo voglia viverci". A lui ha lasciato un quadro di Matisse, uno di Andy Warhol e una foto di Rayman, più delle statue, tappeti giapponesi e a una scrivania in legno scuro di JM Frank.

Roberta Armani
Roberta Armani

Alla sorella Rosanna, lo stilista ha donato in eredità un tavolo di Sottsass, un secretaire cinese e un dipinto. Oggetti d'arredamento anche per l'amico nonché amministratore delegato de L'Immobiliare srl, Michele Morselli. Re Giorgio ha poi diviso tra quest'ultimo e Dell'Orco anche le sue auto d'epoca, mentre ha destinato alla Fondazione Armani gli arredi del piano terra della sua residenza milanese. Infine alla nipote Roberta, lo stilista ha lasciato due paraventi giapponesi, una mensola giapponese e due cavalli in terracotta. Di tutte queste disposizioni, lo stilista ha chiarito che "potranno anche non esser validate ove i singoli destinatari si accordino fra di loro per eventuali cambi di preferenze".

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