Melania Trump mette all’asta il suo cappello bianco: si parte da una base di 220mila euro
Era il 28 aprile 2018, quando Donald Trump (allora Presidente degli Stati Uniti) e sua moglie Melania accolsero il Presidente francese Emmanuel Macron e la premiere dame Brigitte alla casa Bianca. Era la prima visita di Stato dell’era Trump da parte della first couple francese e per la grande occasione entrambe le donne optarono per dei look in total white. Melania Trump aggiunse al suo outfit un cappello, accessorio che oggi ha deciso di mettere all’asta per beneficenza.
L'asta benefica di Melania Trump
Tre pezzi unici all’asta, tutti autografati: la collezione messa in vendita dalla ex first lady americana comprende un acquerello su carta di Marc-Antoine Coulon, un’opera digitale in movimento (entrambi aventi come soggetto la signora Trump durante la visita di Stato) e l'iconico cappello bianco indossato durante quell'occasione importante. L'acquerello, firmato anche dall'artista, è stato già assegnato: l'asta si è conclusa il 31 dicembre. L'asta del cappello bianco a tesa larga e corona alta, invece, si aprirà l'11 gennaio e si chiuderà il 25.
Il cappello bianco di Melania Trump
Si tratta di una creazione personalizzata, fatta con lo stesso tessuto in crepe bianco dell'abito. A realizzarla appositamente per lei Hervé Pierre, stilista personale di Melania Trump. La moglie del Presidente lo aveva abbinato ad un tailleur di Michael Kors bianco e a décolleté Christian Louboutin in denim blu, con finiture bianche e suola rossa: le tonalità erano un chiaro rimando alla bandiera del suo Paese. L’unico metodo di pagamento accettato all'asta è la criptovaluta Solana e il prezzo di partenza è di 1415.86 SOL, corrispondenti a 250.000 dollari (dunque circa 220.000 euro). Una parte del ricavato sosterrà i bambini in difficoltà, iniziativa messa in piedi con il programma Be Best portato avanti dalla Trump.
Asta benefica, ma non mancano gli scettici
Il progetto Be Best è interamente dedicato alla salute emotiva e fisica dei minori, per migliorarne le condizioni di vita, con particolare attenzione a quelli in affidamento, per guidarli in una crescita sana e verso l'indipendenza economica, incentivandone l'istruzione scolastica. Sui social però l'asta non è stata accolta benissimo: molti utenti di Twitter hanno ipotizzato che si tratterebbe solo di una ‘truffa', un modo per accaparrare soldi, da destinare solo in parte in beneficenza. Anche un ex funzionario della casa Bianca alla CNN si è detto scettico: "Ha tutta l'aria di essere un rapido guadagno. È una classica mossa dei Trump, usare il loro nome e i loro sostenitori per incassare".