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Jean Paul Gaultier si racconta: “Ho chiesto a Madonna di sposarmi e liberato le donne con il reggiseno a punta”

Il couturier porta a teatro la sua carriera, dagli esordi ai successi che lo hanno reso l’Enfant Terrible della moda. Tra questi il famoso bustino, sfoggiato dalla pop star statunitense. “Ne avevo trovato uno a casa di mia nonna e pensavo fosse molto bello. L’ho voluto trasformare in un capo che potesse essere mostrato”, ha spiegato in un’intervista a Fanpage.it.
A cura di Annachiara Gaggino
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Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier

Una vita spettacolare quella di Jean Paul Gaultier, che viene portata sul palco del Teatro degli Arcimboldi di Milano con il Fashion Freak Show. Lo spettacolo ideato dal celebre couturier approda in Italia dal 7 al 24 marzo, dopo aver debuttato al Folies Bergère nel 2019 ed essere stato riadattato per il Roundhouse di Londra nel 2022. Nelle vesti di autore, regista e costumista il designer mette in scena un'opera teatrale che ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, dall'infanzia ai suoi esordi, fino ai vari successi che lo hanno reso l'Enfant Terrible della moda. Ballerini e artisti circensi interpreteranno personalità stravaganti ed esagerate, portando all'eccesso i codici stilistici che hanno calcato le passerelle firmate da Jean Paul Gaulter.

Un momento di Jean Paul Gaultier-Fashion Freak Show
Un momento di Jean Paul Gaultier-Fashion Freak Show

Jean Paul Gaultier, dalla moda al teatro

"Ho fatto moda per cinquant'anni, ma ho pensato che fosse arrivato il momento di dare vita al mio spettacolo", ha spiegato lo stilista. "Delle sfilate mi ha sempre affascinato anche la loro parte tecnica e teatrale, quella del dietro le quinte, la scelta delle luci. È il motivo per cui mi sono voluto lanciare in questa esperienza ". Jean Paul Gaultier con il suo show unisce questi due mondi, portando la moda sul palcoscenico. Molti degli abiti che si vedranno sono pezzi d'archivio, alcuni ripensati per la trama, come la maglia con le righe alla marinara che è stata realizzata in versione extra large in modo da poter essere indossata da due persone. "È una creazione simbolica, doveva rappresentare l'amore tra me e Francis Menuge", ha raccontato riferendosi al suo storico compagno, la cui prematura scomparsa viene affrontata anche nello show.

Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier

Ma verranno portati in scena anche gli amori platonici dell'Enfant Terrible della moda, come quello con Madonna, a cui chiese addirittura di sposarlo. "Non la volevo davvero come moglie, era un gesto per dimostrarle l'immensità dell'ammirazione che provavo nei suoi confronti", ha scherzato Gaultier. Quello con la pop star è stato un colpo di fulmine, un'attrazione immediata, lo stilista l'aveva vista cantare Holidays a Top of the Pops e ne è rimasto stregato. "Non potevo credere che fosse americana, si vestiva troppo bene", ironizza. "Poi ho notato che comprava i miei abiti, così sono andato a un suo concerto a Le Palace di Parigi e le ho detto ‘perché invece di indossare le miei imitazioni non le fai realizzare direttamente a me?'. Ha apprezzato molto questo mio impeto e mi ha chiamato per disegnarle gli abiti del tour del 1990".

Un momento di Jean Paul Gaultier-Fashion Freak Show
Un momento di Jean Paul Gaultier-Fashion Freak Show

Come nasce il corsetto indossato da Madonna

"L'idea del corsetto nasce alla fine degli anni Settanta. Nel decennio precedente c'è stato il femminismo, le donne rifiutavano il reggiseno in segno di protesta, era una costrizione", ha spiegato Jean Paul Gaultier a Fanpage.it. "La generazione successiva ha ricominciato a utilizzarlo con una mentalità nuova, hanno trovato dei vecchi reggipetto, li hanno considerati carini e li hanno voluti indossare. Perché lo volevano fare, non perché fossero obbligate". Vedendo giovani ragazze pescare vecchi reggiseni al mercato nelle pulci allo stilista viene in mente di trasformarlo in capo d'abbigliamento, declinandolo in body ma anche in un vestito.

Madonna in Jean Paul Gaultier nel tour del 1990
Madonna in Jean Paul Gaultier nel tour del 1990

"Il primo l'ho trovato a casa di mia nonna, non ne avevo mai visto uno. Era molto strano, mia nonna mi aveva spiegato che serviva per avere una vita estremamente sottile e che per indossarlo si beveva un bicchierino di aceto che dava una contrazione allo stomaco e permetteva di allacciarlo ancora più stretto. Era una specie di tortura". Una pratica che il Gaultier bambino trova strana, ma affascinante. "Era esteticamente bello e mi sono detto: perché non indossarlo anche come un abito da sera o abbinato a una gonna? L'idea di poter mostrare quello che prima veniva relegato a un semplice pezzo di intimo era una novità. Fare vedere quello che di solito si teneva nascosto, liberando le donne dalla posizione di oggetto, renderle sensuali prima per se stesse".

Jean Paul Gaultier con Dita Von Teese nel 2010
Jean Paul Gaultier con Dita Von Teese nel 2010

Qual è il futuro di Jean Paul Gaultier

"Ho terminato la mia carriera con il sorriso. Ho 70 o 71 anni, non mi ricordo nemmeno più (ride), posso passare ad altro", ha risposto Jean Paul Gaulter a chi gli ha chiesto se tornerà mai a disegnare una collezione. Lo stilista ha scelto di ritirarsi nel 2020 dopo la sua ultima sfilata di Haute Couture, ma non ha abbandonato completamente la moda. "Rimane la mia passione, è la mia vita. Mi piace guardarla, sfogliare le riviste e strappare le pagine che preferisco proprio come facevo da bambino", ha proseguito. Nel frattempo Gaultier porta avanti un nuovo format, chiamando ogni stagione un giovane designer a realizzare la collezione di Alta Moda per la sua Maison. "Adoro vedere come i nuovi stilisti talentuosi interpretano i miei archivi. Quando li scelgo gli lascio totale libertà, non do particolari indicazioni, devono poter rompere gli schemi senza essere troppo rispettosi".

Un momento di Jean Paul Gaultier-Fashion Freak Show
Un momento di Jean Paul Gaultier-Fashion Freak Show

Nel frattempo Jean Paul Gaultier esplora nuove forme d'arte e sta lavorando a un film d'animazione la cui uscita è prevista per il 2025/2026. "Sono sempre stato affascinato la cinema, ho deciso che sarei diventato un couturier dopo aver visto Falbalas". La pellicola del regista francese Jacques Becker parlava proprio del mondo della moda e della magia delle passerelle, che sarà anche il tema anche del cartone animato a cui lo stilista sta collaborando. Una storia che non parlerà di lui, ma verrà arricchita con i suoi aneddoti e le sue storie.

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