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Il murale di Laika per le donne russe e ucraine: “Nessuna di loro avrebbe voluto la guerra”

Si intitola “Pace” il murale che la street artist Laika ha realizzato a piazzale Ostiense, a Roma. L’opera raffigura due donne, una russa e una ucraina, che si abbracciano piangendo.
A cura di Giusy Dente
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Instagram @laika1954
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L'8 marzo di Laika è stato per le donne russe e ucraine, per tutte coloro che in queste settimane stanno convivendo con la paura e il terrore, a causa di una guerra che ha sconvolto il mondo intero. La street artist è da alcuni anni molto attiva sulla scena romana e in diversi punti della Capitale si possono notare i suoi murales. Le sue fonti d'ispirazioni sono reali e concrete: l'attualità, ciò che succede nel mondo, le persone. Di tutto questo, fornisce una lettura a modo suo, un'interpretazione creativa che finisce sui muri, sui poster, su quadri e adesivi. Fino a oggi sono stati soggetti delle sue creazioni Matteo Salvini, Silvio Berlusconi, Giulio Regeni, Jovanotti, Virginia Raggi. Qualche mese fa è spuntato un suo murale in occasione del Roma Pride, nei giorni in cui era acceso il dibattito in merito alla legge contro l’omotransfobia (contestata dalla Santa Sede): un bacio tra due guardie svizzere. Stavolta a catturare la sua attenzione è stata inevitabilmente la guerra, in relazione alla Giornata Internazionale delle Donne.

Laika, un murale per la Pace

Non se ne conosce l'età, il nome, la provenienza, ma le sue opere sono in tutta Roma. Laika non è solo un'artista (attacchina, come si definisce su Instagram), ma anche un'attivista. Nella Giornata Internazionale delle Donne ha rivolto il suo pensiero e la sua creatività alle donne che più di tutte stanno soffrendo, in questo momento: quelle russe e quelle ucraine. Chi da un lato e chi dall'altro, stanno patendo per le conseguenze di un conflitto che non accenna a placarsi: una guerra che nessuna di loro avrebbe voluto.

Instagram @laika1954
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Il murale realizzato a piazzale Ostiense, nei pressi della stazione di Piramide è per loro e si intitola Pace, Atto II. Proprio questa parola campeggia a caratteri cirillici nella parte bassa dell'opera, sotto a due donne (una ucraina coi capelli biondi e l'altra russa con la chioma corvina) che si abbracciano piangendo. Entrambe indossano magliette con i colori delle loro rispettive bandiere. "Chi ha perso la casa, chi un marito, un figlio, chi la propria stessa vita in una guerra tra popoli fratelli che, tutto ad un tratto, si trovano nemici per gli interessi economici e politici di chi li governa. E poi ci arrivano le immagini dei negoziati di pace in cui non è presente nemmeno una donna. Oggi voglio celebrare tutte le donne russe e ucraine perché nessuna di loro avrebbe voluto questa guerra" ha scritto su Instagram Laika.

Immagine

Quest'opera è l'atto II di una coppia di opere dedicate alla guerra. Nella prima, sullo sfondo di una cartina geografica ci sono due carri armati contrassegnati dalle bandiere dei due Paesi in guerra. Al centro il simbolo della pace e in alto una colomba bianca col rametto d'ulivo nel becco.

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