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Come innaffiare e curare le piante in vacanza (e trovarle vive al nostro ritorno)

Guida alla sopravvivenza delle piante d’appartamento in estate: dalla giusta quantità di luce ai dispositivi per l’irrigazione, i consigli e gli errori da evitare.
A cura di Beatrice Manca
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Ogni anno la stessa storia: le valigie sono già state caricate in auto, il gas è spento, le spine staccate e siamo pronti per chiudere casa e partire per le meritate vacanze. Già, ma che fare con le piante? Dopo averle curate per un anno, come possiamo assicurarci che sopravvivano alla nostra assenza? Se non c'è un vicino di casa disponibile, chi le annaffierà mentre siamo sotto l'ombrellone? Ormai le piante d'appartamento sono diventate parte della nostra quotidianità: sempre più millenial e GenZ si definiscono orgogliosamente "plant parents". Niente panico: con pochi, semplici trucchi  le vostre piante saranno lì ad aspettarvi al vostro ritorno, più verdi che mai.

Trovare la luce giusta per le piante

Le piante non hanno bisogno solo d'acqua, ma di luce. Soprattutto di luce. Chi parte per le vacanze invece tende a chiudere serrande e persiane, lasciando i vasi al buio per molti giorni. La prima cosa da considerare, quindi, è la posizione: quando possibile vanno spostate in un angolo riparato del balcone, o di una stanza della casa fresca in cui abbiano la quantità di luce necessaria. Se le piante sono poche evitate troppa luce o sole diretto: in caso di dubbio, consultatevi con il vivaio da cui le avete acquistate. La chiave è giocare d'anticipo, sistemando le piante in modo da dare loro il tempo di abituarsi alla nuova situazione.

Una pianta d'appartamento
Una pianta d'appartamento

Nelle settimane prima di partire, poi, è bene fare quei piccoli lavori di cura e manutenzione necessari per il benessere delle piante: tagliare i rametti secchi, togliere le erbacce dai vasi, rinvasarle se necessario (ogni pianta ha una sua stagione) e concimarle se ne hanno bisogno. Attenzione anche alla polvere: le foglie possono essere pulite e lucidate con un panno morbido, in modo da lasciarle in condizioni ottimali. Ovviamente, ogni pianta è diversa e ha le sue esigenze, per cui è bene informarsi prima per non rischiare sorprese all'ultimo minuto.

I trucchi per innaffiare le piante in vacanza

Arriviamo alla questione più spinosa: l'acqua. Oggi la tecnologia ci viene in aiuto con dispositivi smart e irrigatori da giardino controllati da un'app. Se però non avete molti vasi e cercate una soluzione più pratica ed economica, esistono diverse soluzioni ‘fai da te'. Il metodo più vecchio e semplice è quello di forare il tappo di una bottiglia di plastica da inserire a testa in giù nel terreno. Se il vaso è troppo piccolo per contenere una bottiglia a testa giù si può provare il metodo della corda: un'estremità nel vaso e un'altra in una caraffa d'acqua, in modo da garantire delle gocce regolari e costanti. Altrimenti in commercio esistono degli irrigatori in ceramica o in terracotta a forma di cono che, collegati a una bottiglia, garantiscono la giusta quantità d'acqua nel terreno.

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Un altro sistema molto usato è quello dell'acqua ‘solida' o idrogel: si tratta di un gel composto di acqua e cellulosa che, una volta attivato, si scioglie lentamente nel terriccio garantendo 30 giorni di irrigazione alle piante. Il gel va ‘attivato' prima dell'uso, seguendo le istruzioni. Qualunque sia il sistema preferito, è consigliato testare i sistemi di irrigazioni qualche giorno prima della partenza così potremo ‘aggiustare il tiro' in caso di complicazioni: il tappo che si ostruisce, per esempio, o un foro troppo largo che rischia di allagare il terreno. L'errore più comune infatti è innaffiare ‘troppo' e fradiciare le radici delle piante. Ma con il giusto equilibrio di luce, temperatura e acqua, le troveremo felici e in salute al nostro rientro.

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