video suggerito
video suggerito
Natale 2025

Secret Santa, com’è nato e quali sono le storie che hanno reso questo gioco un classico natalizio

Dalle feste dell’antica Roma alle tradizioni nordiche, fino agli Stati Uniti del Novecento: il Secret Santa nasce dall’intreccio di riti, anonimato e spirito sociale.
A cura di Elisa Capitani
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Ogni dicembre, tra bigliettini piegati, nomi pescati e regole sul budget, il Secret Santa (Babbo Natale Segreto) ritorna negli uffici, tra i gruppi di amici e nelle famiglie allargate. Un gioco semplice che riesce a unire perfettamente l’attesa del regalo e il piacere della sorpresa, ma che soprattutto introduce un elemento curioso, l’anonimato. Regalare senza firmarsi, ricevere senza sapere da chi, trasformare lo scambio in un piccolo enigma collettivo. Quella che oggi consideriamo una consuetudine tipicamente natalizia, spesso associata al mondo anglosassone e alla cultura pop contemporanea, è in realtà il risultato di un lungo processo di tradizioni storiche. Il Secret Santa nasce infatti dall’intreccio di riti antichi, feste dell'antica Roma e tradizioni nordiche, per poi prendere forma definitiva nel Novecento. Un percorso che attraversa secoli e culture diverse e che racconta come il gesto di regalare sia sempre stato, prima ancora che un fatto materiale, un atto sociale.

Le origini più antiche: i Saturnali romani

Una delle teorie più accreditate fa risalire le origini lontane del Secret Santa ai Saturnali dell’antica Roma, antiche festività celebrate tra il 17 e il 23 dicembre in onore del dio Saturno. Durante questi giorni, l’ordine sociale veniva simbolicamente capovolto, gli schiavi potevano sedersi a tavola con i padroni, le convenzioni venivano sospese e lo scambio dei doni assumeva un valore rituale. I regali erano spesso piccoli oggetti, simboli di ricchezza o buon augurio, e talvolta venivano assegnati tramite sorteggio. L’idea di un dono non direttamente collegato al rapporto personale e affidato al caso, richiama da vicino il meccanismo alla base del Secret Santa moderno, fondato proprio sull’anonimato e sull’uguaglianza temporanea tra i partecipanti.

Le tradizioni scandinave e lo spirito del dono nascosto

Un’altra ipotesi fa riferimento invece al Nord Europa, in particolare alle tradizioni scandinave legate al periodo invernale. In diversi Paesi nordici era diffusa l’usanza di lasciare piccoli doni in forma anonima, spesso accompagnati da scherzi o messaggi enigmatici. In Svezia, ad esempio, esisteva il julklapp, un regalo lasciato di nascosto davanti alla porta, dopo un colpo secco per attirare l’attenzione, senza mai rivelare l’identità del donatore. Anche in questo caso il dono non era tanto importante per il suo valore materiale, quanto per il gesto e per il gioco sociale che ne derivava. L’elemento della sorpresa, unito all’anonimato, rappresenta un tassello fondamentale nella costruzione del Secret Santa così come lo conosciamo oggi.

Dal Kansas ai Paesi anglosassoni, la nascita del Secret Santa moderno

La forma attuale del Secret Santa si consolida però nel Novecento negli Stati Uniti, in particolare in ambito scolastico e comunitario. Diverse fonti collocano una delle prime versioni organizzate del gioco in Kansas, sostenendo che la sua creazione sia stata ispirata dal filantropo americano Larry Dean Stewart. Dal 1979, durante il periodo natalizio, Larry iniziò infatti a inviare doni in denaro alle famiglie più povere e alle persone bisognose in modo anonimo, divenendo ben presto noto come il Babbo Natale segreto di Kansas City. Da qui il meccanismo del sorteggio dei nomi si diffonde rapidamente anche nei Paesi anglosassoni, soprattutto in contesti lavorativi e amicali. Con il tempo, il Secret Santa diventa una tradizione canonica del periodo natalizio, esportata in Europa e nel resto del mondo. Pur assumendo forme diverse a seconda dei contesti, il gioco mantiene intatta la sua funzione originaria: trasformare lo scambio dei regali in un’esperienza collettiva, in cui conta più il gesto del dono che il dono stesso.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views