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Una casa di vetro nel cuore della foresta: Bottega Veneta celebra l’architetta italiana Lina Bo Bardi

Bottega Veneta porta il progetto “The Square” in Brasile, nella famosa Casa De Vidro: una settimana di incontri tra creativi e artigiani.
A cura di Beatrice Manca
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Casa De Vidro, foto di Nelson Kon dal sito dell'Istituto Bo Bardi
Casa De Vidro, foto di Nelson Kon dal sito dell'Istituto Bo Bardi

Nel cuore del Brasile, fuori San Paolo, c'è un piccolo gioiello dell'architettura italiana: si tratta della Casa De Vidro, progettata dall'architetta Lina Bo Bardi. Questo luogo magico, che deve il nome alle pareti interamente trasparenti, Bottega Veneta ambienta la nuova tappa del progetto The Square, un viaggio alla scoperta delle culture del mondo che coinvolge artisti e maestri artigiani locali.

La storia di Lina Bo Bardi e della Casa De Vidro

Lina Bo Bardi è stata una grande architetta italiana ma ha trovato la sua massima espressione creativa solo in Brasile, dove si trasferì subito dopo la seconda guerra mondiale insieme al marito prendendone la cittadinanza. Nata nel 1914, è stata allieva di Gio Ponti: iniziò a lavorare come architetta negli anni Quaranta, ma il suo studio venne bombardato. Nel 1946 sposò Pietro Bardi con cui iniziò una nuova vita in Brasile. Qui, nel 1950, progettò la sua prima grande opera: la sua casa. Ma non una casa qualsiasi: un edificio perfettamente integrato con il rigoglioso paesaggio naturale intorno, edificata sulla collina del Morumbi ispirandosi ai principi di Le Corbusier. La Casa De Vidro per quarant'anni è stata la residenza della coppia e oggi ospita l'Istituto Lina Bo Bardi e Pietro Maria Bardi.

La Casa De Vidro
La Casa De Vidro

The Square di Bottega Veneta arriva a San Paolo

"Casa de Vidro è uno dei miei luoghi preferiti", racconta Matthieu Blazy. La casa, che già grazie ai suoi primi inquilini ospitava circoli e dibattiti, ora diventa la terza tappa del progetto The Square di Bottega Veneta. Dopo gli eventi dedicati a Tokyo e Dubai, la casa di moda italiana arriva in Brasile e riunisce artisti di generazioni diverse per una settimana di eventi e incontri, dal 26 maggio al 3 giugno. Mari Stockler, curatrice dell’evento, spiega in una nota: “Dal suo progetto modernista all’impegno con le culture popolari e autoctone e all’interazione con la controcultura, Lina Bo Bardi ha rifiutato le regole e proposto idee e riflessioni che sono diventate una prospettiva essenziale per l’identità brasiliana”.

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