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Mostra sulla discriminazione di genere: ingresso negato agli uomini. Il Tribunale non lo permette

In Australia un museo è stato costretto a permettere l’ingresso anche a “chi non si identifichi come donna”, in seguito alle lamentele di un visitatore a cui non è stato consentito di accedere alla stanza dedicata.
A cura di Annachiara Gaggino
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Una delle immagini promozionali di Ladies Lounge
Una delle immagini promozionali di Ladies Lounge

Una mostra è stata dichiarata "discriminatoria" dal Tribunale. Succede in Australia e l'esposizione in questione, organizzata al Museum of Old and New Art della Tasmania,  era aperta solo a "persone che si identificano come donne". L'opera d'arte esperenziale Ladies Lounge dell'artista e curatrice del museo Kirsha Kaechele viene presentato come uno spazio di lusso riservato solo alle donne, al cui interno possono sorseggiare drink, e assaggiare stuzzichini servite da un maggiordomo. A seguito della denuncia da parte di un visitatore, però, il Tribunale civile e amministrativo della Tasmania ha disposto che questa debba aprire anche agli uomini.

Le vicende processuali

A un visitatore che aveva pagato il biglietto di ingresso per il museo era stato impedito di visitare la parte della mostra dedicata alle donne. Secondo i documenti del Tribunale l'attore sosteneva di aver subito una discriminazione di genere. Kaechele ha risposto che negare agli uomini l'ingresso nella stanza misteriosa è parte del processo artistico e permette di sperimentare la sensazione di esclusione che le donne hanno provato nel corso della storia. L'artista ha inoltre aggiunto che "le donne meritano sia uguali diritti che privilegia speciali sotto forma di diritti ineguali per un minimo di 300 anni, come riparazione delle ingiustizie subite". Il Tribunale ha potuto riscontrare "una componente intenzionalmente discriminatoria, per uno scopo artistico in buona fede". Tuttavia, la legge antidisriminazione australiana del 1998 non lo consente. Durante la sua testimonianza in Tribunale l'artista ha affermato che Ladies Lounge era necessaria come "uno spazio pacifico in cui le donne possono ritirarsi; un rifugio per pensare con chiarezza e godersi la compagnia di altre donne". Ha inoltre spiegato, in un'intervista con The Project della ABC, di essere "grata" per la denuncia, in quanto le ha dato la possibilità di verificare in termini legali l'argomento, ma una sentenza a favore del visitatore farebbe chiudere la mostra, in quanto non intende aprire agli uomini.

La risposta del museo

L'account Instagram ufficiale del museo ha pubblicato una risposta più esplicita: una foto di una mano rivestita di velluto, su cui si leggono le iniziali KK, che mostra il dito medio. Un'utente ha commentato: "Ho visitato il museo nel 2021 con mio marito e ho adorato il fatto di poter entrare in uno spazio in cui a nessun uomo era permesso entrare. Era bellissimo, la stanza, l'installazione artistica e il suo significato".

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