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Sindrome della sorella maggiore: quali sono i sintomi e come riconoscerla

È virale sul TikTok il trend oldest daughter syndrome. Di cosa si tratta e cosa hanno in comune tutte le sorelle maggiori ne abbiamo parlato con la psicologa Carolina Traverso.
Intervista a Dott.ssa Carolina Traverso
Psicologa, psicoterapeuta esperta di mindfulness e autrice
A cura di Francesca Parlato
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sorelle maggiori

Chissà se anche Meg March di Piccole donne soffriva della sindrome della sorella maggiore. Probabilmente sì, e insieme a lei, a distanza di più di 155 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Louisa May Alcott, migliaia e migliaia di ragazze che hanno fatto diventare l'hashtag oldest daughter syndrome un trend su TikTok da oltre 16 milioni di visualizzazioni. Ma cosa hanno i comune le sorelle maggiori? "Il carico mentale che ci si aspetta sempre dai figli più grandi – spiega a Fanpage.it la psicologa e psicoterapeuta Carolina TraversoI genitori, ma anche i fratelli e le sorelle più piccoli, si aspettano che siano più responsabili, più comprensivi. E queste aspettative sono aggravate dalla discriminazione di genere". Nonostante i progressi è alle donne che quasi sempre tocca ancora il lavoro di cura della famiglia e della casa. "Il trend testimonia proprio la persistenza di questo retaggio: ci si aspetta che le ragazze si facciano carico delle incombenze familiari e domestiche e più in generale che mettano da parte le loro esigenze per accudire gli altri".

Le cause della sindrome della sorella maggiore

Più adulte e quindi più responsabili, più mature, più accondiscendenti, più comprensive, più pronte a mettere da parte i propri bisogni per accontentare quelli dei fratelli e delle sorelle più piccole. Mentre il fratello maggiore è visto come un sostituto del pater familias, meritevole di rispetto e devozione, le sorelle maggiori sono invece considerate un alter ego materno. È una questione culturale: "I genitori attribuiscono compiti diversi ai figli a seconda del genere. E le bambine seguono il modello delle madri, unendosi a loro in compiti come cucinare, pulire la casa e andare a fare la spesa, in cui non vengono coinvolti i maschi o da cui, comunque, le sorelle minori vengono esentate in quanto più piccole". In alcuni casi invece la sindrome della sorella maggiore è l'esito paradossale di un’emancipazione femminile parziale "La mamma è fuori a lavorare e la sorella maggiore finisce con il sostituirla nella cura della casa e della famiglia. In questo caso, il progresso delle madri verso l’uguaglianza di genere avviene al costo di una trasmissione della disuguaglianza alle figlie".

Le sorelle maggiori fuori dalla famiglia

Dismettere i panni della sorella maggiore è difficile. Chi sente questo tipo di responsabilità nella famiglia, avvertirà la stessa sensazione anche nei rapporti extra familiari. "Alcune sorelle maggiori diventano adulte in fretta, portando prematuramente il peso invisibile della responsabilità, mentre tutto ciò che fanno viene dato per scontato. – chiarisce Traverso – L’adultizzazione precoce di un bambino, di qualsiasi genere, è una forma di abbandono emotivo che può portarlo, per mantenere l’affetto e la stima dei genitori, a trascurare i propri bisogni e desideri più autentici". Le sorelle maggiori possono essere persone molto responsabili, performanti, che si prendono cura degli altri e chiedono poco per sé stesse. "Sono aspetti che si possono già vedere nell’infanzia, nella relazione con i coetanei e gli altri adulti. Crescendo, possono faticare a dire di no perché hanno identificato l’essere amate con l’essere compiacenti: è stata trasmessa loro la falsa idea che essere emotivamente intelligenti significhi preoccuparsi dei bisogni degli altri, a scapito dei propri. Alcune non sono mai passate per la fase di ribellione tipica dell’adolescenza e si ritrovano, nell’età adulta, a vivere uno scollamento tra le scelte e i ruoli che assumono per il mondo esterno e le proprie esigenze più profonde. Questo può generare vissuti di tristezza, solitudine e rabbia che possono sfociare, nei casi più gravi, in una vera e propria sindrome depressiva o in una grande difficoltà a gestire le emozioni che, a forza di essere represse, finiscono con l’esplodere in malo modo".

Sindrome della sorella maggiore: addio!

Non si smette di essere sorelle maggiori, non si smette di essere il riferimento per i propri fratelli e sorelle, si può però provare ad alleggerirsi dal peso delle responsabilità e imparare a dire anche qualche no. "Nelle situazioni più lievi una buona idea è iniziare a osservare tutte le volte in cui ci si assume delle responsabilità perché si dà per scontato di dover essere sempre gentili, presenti, disponibili e di doversi sacrificare per gli altri. Che cosa ci impedisce di dire, ogni tanto, un sano No? Siamo davvero sicure che non possiamo prenderci uno spazio di riposo o di piacere o che, se lo facciamo, gli altri si risentiranno o il mondo crollerà senza di noi?". Quando invece la sofferenza diventa intensa può essere necessario ricorrere a un supporto. "Per superare la paura di perdere l’altro se siamo noi stesse, serve una psicoterapia. Chiaramente anche i fratelli più piccoli possono aiutare, smettendo di dare per scontate le responsabilità che si prende la sorella maggiore e iniziando ad assumersele un po’ anche loro".

 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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