Il volto nascosto dell’universo k-pop: tra perfezione, chirurgia estetica e pressione psicologica

Nel luccicante universo del K-pop, dove ogni dettaglio è curato al millimetro e la perfezione è la parola chiave, l’immagine conta quanto, se non più, della musica. Dietro i videoclip impeccabili e i volti senza difetti si nasconde però un sistema che impone standard estetici molto rigidi, alimentando una pressione che travalica i confini dell’industria musicale. Abbiamo parlato con Francesca, una grande fan del mondo k-pop, per capire come funziona questo universo e con la Dott.ssa Alessandra Cecchini, medico specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, per capire quali sono gli interventi più comuni fatti dalle star del k-pop e da chi prende spunto da questo mondo.
Il successo mondiale del mondo k-pop: perché ci ossessiona tanto
"I passi di danza, le canzoni catchy, la precisione dei movimenti e la perfetta sincronia, sono rimasta colpita immediatamente la prima volta che ho visto i BTS da Jimmy Fallon a New York. Alla fine il K-pop differisce dal pop soltanto perché c'è una k davanti, perché le canzoni sono cantate in coreano, ma di base è uguale identico al pop, catchy e iconico", ci spiega Francesca. Lo stile, i vestiti, i capelli in ordine, il viso perfettamente truccato e in armonia: le star del mondo k-pop, come i BTS, sono davvero eterei. È proprio questo quello che ha catturato l'attenzione di Francesca e di tutti gli ARMY, ovvero i fan dei BTS. Ma tutti i gruppi sudcoreani si distinguono per delle coreografie estremamente precise, prove di canto impeccabili e uno stile che affascina e cattura. Come spiega Francesca, il k- pop ti cattura dentro, diventa una vera ossessione, in senso positivo ovviamente: "Io stavo sveglia fino alle 3:00 del mattino per guardarmi gli award musicali asiatici, ma non ero l'unica, eravamo, tutti i fan del mondo, miliardi di persone".

Il duro mondo del k-pop
Già a primo impatto si capisce, tuttavia, che questi idol, che sono letteralmente perfetti, non hanno una vita molto facile. Infatti, i ragazzi o le ragazze che vogliono diventare k-pop idol devono recarsi nelle case discografiche e diventare trainee, ovvero i giovani che vengono allenati per poi diventare idol. Questi giovani sono sottoposti a uno stress fisico e mentale davvero allucinante. Molti iniziano già a 13-14 anni, quando vanno ancora a scuola, e devono quindi gestire oltre lo studio e le ore di scuola, tutte le lezioni di ballo e canto, di presenza scenica e di recitazione. Sono davvero tantissimi questi giovani, per ogni etichetta ce ne possono essere anche 1000 ma non tutti riescono a diventare effettivamente idol, perché anche se i gruppi k-pop sono generalmente numerosi, il debutto è davvero difficile. Durante il loro percorso da trainee, c'è una sorta di giuria composta da esaminatori che li osservano e li seguono nel loro processo di apprendimento, analizzando le loro capacità di canto e di ballo attraverso degli esami settimanali. "Ho visto testimonianze di idol che raccontavano la loro vita quotidiana. C'era chi finiva di fare lezione di canto a mezzanotte (avendola iniziata alle 3 del pomeriggio) e poi da mezzanotte alle sei del mattino facevano lezione di ballo. A queste lezioni bisogna aggiungere che loro si allenano durante tutto il giorno", racconta Francesca. In questo senso, non stupisce che la Corea sia tra i Paesi con il più alto tasso di suicidi nel mondo, in particolare tra giovani celebrità.

Quali sono gli standard di bellezza delle star k-pop
Gli standard di bellezza per le star del mondo k-pop sono estremamente (e forse drammaticamente) elevati. Esteticamente gli idol devono essere tutti di bell'aspetto e non troppo bassi, poi se ci sono piccoli difetti modificabili si può sempre ricorrere alla chirurgia plastica. Devono essere sempre perfetti e le etichette vogliono creare delle figure quasi etereee, rigorsamente single, che i fan possano idolatrare e raggiungere in qualche modo. Per questo motivo, sono numerosi gli interventi estetici a cui si sottopongono. Come si spiega Francesca, tra le altre cose, i sudcoreani del mondo k-pop adorano la doppia palpebra che abbiamo noi occidentali e quindi spesso e volentieri le ragazzine di 16 anni si fanno regalare le operazioni chirurgiche. Bisogna poi considerare che la Corea del Sud è uno dei paesi con il maggior numero di cliniche estetiche al mondo, la maggior parte concentrate in grandi palazzi a Seul.
Gli interventi più comuni fatti dalle star k pop
Gli standard di bellezza dell'universo k-pop puntano tutti a un modello preciso: "La chirurgia estetica coreana si basa su un concetto generale di armonia e di purezza delle linee. Gli occhi sono grandi, molto luminosi e dolci, il naso deve essere dritto e sottile la mandibola snella con un mento appuntito, con la forma molto V-Shape e la cura della skincare porta ad avere una pelle chiara e uniforme, conosciuta come glass skin", spiega la dott.ssa Cecchini. Si tratta quindi di un ideale che unisce un po' la dolcezza, la giovinezza e perfezione quasi eterea. Inoltre, in Corea del Sud la chirurgia non viene vissuta mai come un tabù, ma più che altro come una cura di sé. Tra gli interventi più comuni, apprezzati dagli idol, rientra sicuramente la blefaroplastica, che ha come obbiettivo quello di l'epicanto, ovvero la piega tipica dell'occhio orientale, per avere degli occhi più grandi, cosiddetti wide and bright. Anche le rinoplastiche di definizione soprattutto della punta, sono molto ricorrenti. Poi, la riduzione della mandibola o la mentoplastica per avere la V-Shape. E poi si fa tanto la tossina botulinica a livello del massetere, che è un muscolo del volto che serve a rendere il volto più magro. Infine, anche il Traptox, cioè la tossina botulinica infiltrata a livello del muscolo trapezio, che è il muscolo che sostiene collo e spalle, è molto popolare e serve a rendere il collo apparentemente più lungo e più snello. Per quanto riguarda la pelle, la dott.ssa Cecchini spiega che sono comuni le classiche bio-risotturazioni per avere la famosa glass skin.
Cosa si nasconde dietro agli standard di bellezza
Recentemente si è iniziato a parlare in Corea del Sud della psicologia dietro questa situazione, prima era veramente raro trovare qualcuno affrontasse la tematica. "I BTS penso siano uno dei primi gruppi che ha iniziato a incorporare questo tema anche nelle loro canzoni, insieme a temi sociali, come per esempio problematiche collegate alla gioventù in Corea del Sud, alla difficoltà nello sviluppo e nello studio", spiega Francesca. La salute mentale inizia quindi a essere esplorata anche all'interno delle canzoni, favorendo un'apertura importante e l'inizio di una svolta decisiva. L'obbiettivo è quello di eliminare questo tabù della perfezione, per il quale tanti idol si perdono, non mangiando più o facendo interventi chirurgici in simultanea, molto pericolosi per il corpo. Si tratta di un primo step verso una nuova realtà, dove l'universo k-pop continua a scuotere ed emozionare il mondo intero, all'interno però di un contesto più sano e inclusivo.