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Tanti tennisti si schierano dalla parte di Djokovic: “É una vergogna, situazione gestita malissimo”

Tanti tennisti si sono schierati al fianco di Novak Djokovic, che è rinchiuso in un albergo a Melbourne in attesa dell’esito del ricorso: “Situazione gestita male”.
A cura di Alessio Morra
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Della vicenda di Djokovic si sa praticamente tutto, in ogni angolo del mondo. L'esenzione medica gli ha permesso di viaggiare verso Melbourne, nonostante solo i giocatori vaccinati potranno giocare gli Australian Open e nonostante il braccio di ferro, ma all'arrivo a Melbourne il numero uno del mondo è stato bloccato, fermato sull'aereo, poi in aeroporto e ora in attesa del responso sul reclamo presentato sulla richiesta di visto è in un albergo, in cui solitamente vengono ospitati rifugiati o richiedenti asilo, che non sarebbe molto pulito, per usare un eufemismo. In questi ultimi giorni Djokovic ha ricevuto numerosissime critiche, c'è chi ha visto la sua esenzione come un favore fatto al numero del mondo e, oltre ai social che si sono scatenati, ci sono stati tanti tennisti che hanno criticato il serbo, che oggi è tornato a farsi sentire. Ma nel circuito però ci sono anche molti giocatori che si sono schierati al fianco del nove volte vincitore degli Australian Open e che chiedono al governo australiano maggiore clemenza.

Tante anche le voci pro Djokovic, a sorpresa pure quella di Kyrgios, classico talento genio e sregolatezza che in passato non è stato tenero con Nole, ma che ha twittato questo: "Mi sono vaccinato per gli altri e per la salute di mia madre. Ma il modo in cui stiamo gestendo la situazione di Novak è brutto, davvero brutto. Questi meme, i titoli… Nole è uno dei nostri grandi campioni ed alla fine è umano. Bisognava fare meglio".

Anche John Isner, giocatore americano che sta vivendo la parte finale della sua carriera, che non ama molto i social ma quando twitta non è mai banale, è sceso in campo al fianco del trentaquattrenne giocatore serbo e non ha usato mezzi termini: "Quello che Novak sta attraversando in questo momento non è giusto. Non c’è giustificazione per il trattamento che sta ricevendo. Ha seguito le regole, gli è stato permesso di entrare in Australia e ora è detenuto contro la sua stessa volontà. Questa è una vergogna”.

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Mentre il croato Marin Cilic, in gara nel torneo di Adelaide e buon amico di Djokovic, interpellato sulla vicenda ha detto: "Per me è complicato giudicare qualcosa perché non abbiamo tutti le informazioni complete sul suo caso. Non so se il governo australiano doveva decidere prima. Ma guardando la situazione, è decisamente incredibile  quello che è successo e quello che sta ancora succedendo, soprattutto a Novak. Sicuramente mi dispiace molto per lui. Spero che la cosa si risolva molto presto". 

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