Sinner shock, si ritira in finale contro Alcaraz: “Mi sento troppo male. Non riesco a muovermi”
Jannik Sinner si è ritirato sul punteggio di 0-5 nella finale contro Carlos Alcaraz a Cincinnati. Il tennista italiano non è riuscito a proseguire dopo un inizio shock in cui aveva palesato evidenti problemi fisici. Il silenzio del suo team nei primi game ha confermato l'ipotesi di una vigilia difficile per il numero uno del mondo, sceso in campo solo per rispetto dei fan e dell'avversario.
Perché Sinner si è ritirato nella finale di Cincinnati contro Alcaraz
Sin dall'inizio della partita, è sembrato evidente che quello in campo non fosse il vero Jannik. Break immediato e incapacità a tratti di muoversi in maniera decisa, accusando anche fastidi. Il linguaggio del corpo ha tradito problemi, con Alcaraz che ha fatto il suo. Il match è scivolato via molto velocemente, con Carlitos che in poco tempo si è portato sul 5-0.
Sinner comunica ad Alcaraz il ritiro, il dispiacere di Carlitos
Dopo il terzo break incassato però ecco la resa obbligata per Sinner che dopo il cambio campo si è sottoposto alle cure di medico e fisioterapista, spiegando loro però di non riuscire davvero a proseguire e di sentirsi "troppo male". In quel "non riesco a muovermi" tutte le sue difficoltà, e l'incapacità anche di restare in campo per onorare il match. Inevitabile dunque il ritiro con Jannik che ha voluto spiegare ad Alcaraz quello che stava accadendo. Visibilmente dispiaciuto il numero due al mondo per l'epilogo inaspettato di questa puntata della sfida infinita tra i due.
Nelle parole post-match Sinner ha spiegato di aver dovuto fare i conti già alla vigilia con problemi di salute. Una situazione che non è rientrata nella notte, ma è anche peggiorata. La cosa positiva è che non sembra trattarsi di infortuni, ma solo di una situazione di malessere che potrebbe necessitare di pochi giorni per rientrare. Da qui il tentativo di giocare per non deludere il pubblico, e soprattutto chi di lunedì magari ha rinunciato anche a lavorare per assistere al match. Una dimostrazione di grande signorilità per il numero uno del mondo.
