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Sinner schietto dopo Cerundolo: “Non è che sono fresco fresco… stanotte dormirò benissimo”

Jannik ha battuto Cerundolo in due set (7-5, 6-1), domani nei quarti sfida Ben Shelton che in questa stagione ha già sconfitto agli Australian Open e a Wimbledon. Come sta? Risponde con ironia.
A cura di Maurizio De Santis
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Jannik Sinner ha battuto Francisco Cerundolo in due set (7-5, 6-1) passando ai quarti di finale del Masters 1000 di Parigi dove sfiderà Ben Shelton che nel 2025 ha già sconfitto agli Australian Open e a Wimbledon. "Non è che sono fresco, fresco… ma stanotte dormirò benissimo", dice in diretta tv a fine incontro, facendo accenno a una condizione fisica che non è proprio al top. Lo si è visto in un primo set complicato, nel quale ha faticato a trovare lo spunto decisivo. La prestazione offerta nel secondo ha spazzato via ogni dubbio: ha alzato il livello e l'argentino è rimasto lì, a mo' di sparring partner. È la 50ª vittoria in stagione per l'alto-atesino, la 23ª consecutiva indoor: complice l'uscita di scena di Carlos Alcaraz, punta a riprendersi lo scettro di numero uno al mondo e sta per compiere un'impresa unica nella storia del tennis.

Jannik e le difficoltà palesate nel primo set

Sinner non ha cercato facili scuse per commentare l'andamento altalenante del primo set. È stata lui a spuntarla ma con qualche sbavatura di troppo. "Sono stato due volte avanti di un break nel primo set ma non sono riuscito a convertire le palle break. Dicimo che mi sono messo in una situazione non semplice. Ma sono felice di come ho chiuso la partita, mi sono sentito bene nel finale e questo è sicuramente un segnale positivo. Ogni partita è diversa. Vediamo cosa succederà. Spero di recuperare bene fisicamente, è quella la priorità".

Come sta? È la domanda semplice semplice che gli viene fatta a fine match. "Sappiamo che hai avuto qualche difficoltà fisica verso la fine della finale di Vienna…", gli dice l'interlocutore. "Certo, non sono fresco fresco – aggiunge Sinner -. Quella di oggi è stata una partita meno fisica e questo è un bene per me. Sono contento di averla conclusa in 2 set, in meno di un'ora e mezza. Dormirò benissimo stanotte. Domani affronterò un avversario davvero difficile. Devo giocare al 100%".

Com'è andata la partita contro Cerundolo

Jannik non è stato perfetto. Anzi, ha spesso commesso errori che da lui non t'aspetti ma è riuscito ugualmente a scollinare il turno considerato che dall'altra parte l'argentino non ha da offrire più del coraggio e di una buona dose d'orgoglio. Fa una buona figura al cospetto del numero due al mondo, dà un senso a un match che, non fosse stato per qualche piccolo blackout dell'alto-atesino, non sarebbe durato abbastanza.

Prova ne è (anche) quanto accaduto nel primo set: quando s'è trattato di accelerare e chiudere la contesa nel primo set, Sinner s'è messo in tasca i due game decisivi (7-5). Prova ne sono alcuni colpi che sfodera dal proprio repertorio e coi quali battezza il secondo parziale, giocato con un ritmo completamente differente, più vario e brillante, vivace e incalzante.

Gli servono per mettere le cose in chiaro e tenere a bada il sudamericano. Dritto lungo-linea, rovescia piazzato agli angoli laddove Cerundolo mai arriverà, autentiche ‘mazzate' mulinate al servizio spianano la strada verso la vittoria. Il resto, quando si ritrova sul 4-1 in men che non si dica, è pura gestione di sé. Perché forzare la mano? Non serve, gli basta solo fare sul serio un poco di più. Cerundolo, demotivato, sbaglia tutto quel che può. E in uno sbuffo è sul 6-1.

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