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Sinner protesta con eleganza disarmante, piovono applausi a Indian Wells: “Puniscimi ma non è giusto”

Jannik Sinner durante la partita con Shelton a Indian Wells ha dimostrato la sua tenuta mentale ed eleganza, senza lasciarsi andare a nervosismi in occasione di una divergenza con l’arbitro.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner è speciale, anche nelle proteste. Lo ha dimostrato in occasione della partita degli ottavi di Indian Wells vinta contro Shelton. Il tennista italiano è stato infatti richiamato dall'arbitro per aver perso tempo prima di un turno di battuta nel tie-break decisivo del primo set. Una situazione legata alla necessità di cambiare una pallina che a detta di Jannik era diversa dalle altre. E l'azzurro pur convinto di avere ragione, ha sfoderato un'eleganza disarmante. Lo stesso giudice di sedia è rimasto quasi sorpreso.

Sinner si stava accingendo a battere nel tie-break del primo set, sul punteggio di 2-0. Solita routine per l’azzurro che però, dopo aver fatto rimbalzare la pallina a terra, si è fermato e ha deciso di rispedire la stessa al raccattapalle, facendosene passare un’altra. L’arbitro con il quale lo stesso Sinner si era scusato precedentemente con un cenno della mano, lo ha a quel punto richiamato per time-violation, ovvero per aver superato il tempo dei 25 secondi concessi da regolamento per battere dal momento in cui la palla esce dal gioco fino all'inizio del punto successivo.

Jannik è apparso leggermente infastidito dalla situazione, e ha deciso di farsi restituire dal raccattapalle la palla rifiutata in precedenza, portandola all'arbitro per sottoporla alla sua attenzione. Il motivo del suo ritardo nella battuta è legato proprio alla sfera che a suo dire avrebbe avuto un rimbalzo falso. E infatti si può notare come prima di fermarsi lo stesso Jannik abbia provato a far rimbalzare la pallina in modo più forte.

Quando si è recato dal giudice di sedia, quest'ultimo era già pronto a "difendere" la sua scelta visto che solitamente questo tipo di chiamate (spesso gli arbitri chiudono gli occhi in caso di sforamento) possono infastidire i tennisti. E invece Sinner lo ha subito interrotto spiegandogli che a lui non interessava del "warning", ma solo di spiegare le sue ragioni e sottolineare come la palla non andasse bene. Insomma ha voluto chiarire la sua posizione con classe, ed educazione.

L'arbitro gli ha detto: "C‘è qualcosa che non va con la pallina? Dillo a me, non darla al raccattapalle". Sinner senza fare una piega ha sottolineato: "A me non piace come rimbalza questa, per me sono palle diverse". Mentre l'ufficiale ha proseguito sulla sua linea ("sì, ma vieni e dillo a me"), ecco la chiosa di Sinner che con freddezza ha evidenziato come a lui non interessasse più di tanto continuare a discutere ma solo ribadire il suo punto di vista sull'accaduto: "È tutto ok, dammi la time violation ma non è giusto".

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Sinner così è andato avanti per la sua strada: tornato al servizio rifilato un ace a Shelton tra gli applausi del pubblico che ha apprezzato il suo comportamento. Ha così dimostrato di non aver accusato il colpo a livello emotivo per quella discussione. Un particolare che conferma ulteriormente quanto la tenuta mentale del tennista italiano sia da campione assoluto. In tanti avrebbero innescato una polemica infinita, soprattutto in un momento topico dell'incontro e invece lui è rimasto calmo e si è messo subito tutto alle spalle senza però perdere occasione per dimostrare la sua decisione, ma anche la sua eleganza.

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