Sinner prima del ballo obbligatorio con Iga Swiatek: “Sono scarsissimo”. Cosa è successo poi la sera

Conoscendo Jannik Sinner possiamo essere sicuri di due cose: il campione azzurro di tennis sicuramente avrebbe fatto a meno del ‘dolce obbligo' che per tradizione spetta al vincitore e alla vincitrice di Wimbledon, che durante la cena di chiusura del torneo londinese sono chiamati a ballare assieme; ma altrettanto certamente Sinner qualche prova l'avrà fatta, per non apparire completamente imbalsamato sul palco, come lui stesso aveva peraltro preannunciato senza nascondere di essere "scarsissimo" nel ballo.
Com'è andato il ‘Ballo dei Campioni' tra Sinner e Swiatek dopo i trionfi a Wimbledon
Jannik non si sarà allenato come alla vigilia della finale vinta meravigliosamente su Carlos Alcaraz, ma qualche passo di danza se lo sarà fatto spiegare. Il risultato? Il 23enne altoatesino è apparso un po' impacciato (non meno della Swiatek), ma alla fine la sua prova ha superato gli standard minimi richiesti…
"Il mio modo di ballare è molto, molto scarso – aveva detto Sinner ai microfoni di ‘Tennis Channel' dopo il trionfo su Alcaraz, a precisa domanda sul galà di chiusura del torneo di Wimbledon che si sarebbe svolto qualche ora dopo – E stasera mi metterò in imbarazzo. Ma onestamente, non mi importa. È una buona posizione per essere imbarazzati", aveva concluso Jannik, alludendo al fatto che vincere Wimbledon val bene qualsiasi cena, ballo o evento mondano.
Una ventina di secondi un po' impacciati: applausi comunque a Jannik e Iga
L'esibizione della coppia Sinner-Swiatek è durata poco, non più di una ventina di secondi: pochi passi basilari, una certa rigidità di entrambi, feeling tra i due rivedibile. Ma il pubblico del Wimbledon Champions' Dinner ha apprezzato lo sforzo, tributando un applauso a Jannik e Iga.
Anche la campionessa del torneo femminile non era molto a suo agio col ballo, come aveva mostrato chiaramente la sua reazione qualche giorno fa quando un giornalista polacco le aveva ricordato che avrebbe dovuto rispettare la tradizione qualora avesse vinto Wimbledon. Iga si era coperto il volto con le mani: alla fine se l'è cavata anche lei.