Sinner non fa sconti a se stesso a Cincinnati, è la mentalità del campione: “Posso essere un giocatore migliore”

Jannik Sinner ha un solo pensiero in testa ed è la riprova di quanto sia esigente con se stesso, di come nonostante sia il numero uno al mondo rasentare la perfezione non basta. Ha appena battuto Terence Atmane a Cincinnati e conquistato la finale di Cincinnati contro la Carlos Alcaraz, l'unico in grado di spodestarlo dal trono, ma prende spunto da com'è andata la partita con il francese per spiegare cosa c'è ancora da imparare, correggere. "Devo farlo se voglio diventare un tennista migliore", dice nell'intervista che concede qualche ora dopo. Gli regalano perfino una torta deliziosa guarnita con fragole: sorride, ringazia, le assaggia ma nemmeno questo piccolo dono ricevuto in occasione del compleanno lo distrae. Non vuole, non può accontentarsi. Non è così per indole, la disciplina del lavoro abbinata a sacrificio e umiltà lo hanno portato in cima al mondo. Ma non basta, per restare lassù è consapevole che può fare ancora molto per fare un salto di qualità ulteriore.
Sinner spiega in cosa deve ancora migliorare
A cosa si riferisce Sinner? Qual è l'aspetto del suo gioco che non va? Qual è la sbavatura che vuole/deve cancellare? Lo dice chiaramente spiegando cosa ha provato nel match con Atmane. "Ho servito in modo differente da solito – ha ammesso a Tennis Channel – perché affrontare un avversario mancino è sempre un po' diverso. Ho cercato di variare i punti di servizio. Lui risponde bene, si sposta molto indietro… quindi ho cercato di correre dei rischi, servendo e colpendo al volo, che non è il mio stile abituale, ma è qualcosa che devo fare se voglio diventare un tennista migliore".
La sincerità di Jannik dopo Atmane: "Primo set vinto con esperienza"
Primo set molto combattuto, Jannik continua nella sua disamina con grande sincerità, senza nascondere quali sono state le proprie pecche contro un rivale che sul cemento del Masters 1000 s'è rivelato la sorpresa del torneo. E un po' di fastidio l'ha dato anche a Sinner che, soprattutto nel primo set, ha dovuto fare appello a tutto il proprio know how (e inventarsi anche qualcos'altro) per tenere a bada le velleità del francese. "Forse l'ho vinto grazie alla mia esperienza, sono stato un po' più solido nel tie-break e poi sono stato abbastanza fortunato da ottenere il break nel secondo set".
La carta dei Pokemon in regalo: "Grazie ma non sono un grande fan"
Sinner ha raccontato anche cosa è accaduto nel corridoio che conduce al campo centrale. Le telecamere hanno mostrato il dialogo con Atmane e il dono speciale che quest'ultimo gli ha fatto: Pikachu, la carta dei Pokemon di cui il transalpino è un appassionato e fa collezione. "Ammetto di non essere un grande fan dei Pokémon, in passato mi sono cimentato nei giochi in cui bisognava catturarli. L'ho fatto per due o tre giorni e poi non ci ho più giocato. Ho parlato un po' con lui nello spogliatoio. Ha una delle più grandi collezioni di carte Pokémon, quindi mi sento davvero fortunato che me ne abbia regalata una. Non ci conoscevamo affatto, quindi è stato un momento davvero bello prima della partita".
La sfida infinita con Alcaraz, il duello in finale si ripete a Cincinnati
A Cincinnati domani, lunedì 18 agosto, Sinner deve difendere il titolo ottenuto l'anno scorso, quando liquidò Tiafoe in piena bufera doping, e i punti preziosi per rinsaldare la posizione di numero uno nel ranking Atp. Il torneo in Ohio fa da ponte tra il trionfo a Wimbledon e gli US Open (ci sui pure è detentore). Sulla sua strada c'è di nuovo Alcaraz: "Sarà un incontro molto difficile. Ma è quello che voglio: giocare in finale, è lì che voglio essere nei tornei. Quest'anno è stato incredibile".
La torta alle fragole in diretta tv, Sinner sorpreso: ne prende una
L'intervista a Tennis Channel è conclusa ma il giornalista guarda dritto davanti a sé, c'è una sorpresa per Jannik: una torta guarnita con fragole, omaggio per il suo 24° compleanno trascorso in campo. "Ti va di fare un boccone? Hai qualcosa con te per tagliarla? So che è il tuo dolce preferito", gli dice sorridente l'interlocutore. "Grazie, la mangerò assieme al mio team… mi piacciono lo fragole", la risposta di Sinner che ha un momento di leggero imbarazzo quando gli viene chiesto se quelle fragole sono come quelle del "royal box" Wimbledon o più saporite. "Sono un po' diverse ma… non voglio entrare nei dettagli – spiega masticandone una -, diciamo che è molto buona".