Perché Yulia Putintseva è stata terrorizzata da un tifoso: ha sentito cosa diceva, l’ha sconvolta

Dopo la brutta vicenda dello stalker di Emma Raducanu, l'attenzione nel mondo del tennis, soprattutto femminile, è ai massimi livelli. Comprensibile dunque che quanto accaduto durante il match di primo turno perso da Yulia Putintseva contro Amanda Anisimova abbia sollevato preoccupazione e interrogativi. La numero 33 al mondo a un certo punto ha smesso di giocare, segnalando all'arbitro uno spettatore "pericoloso" sugli spalti. I presenti hanno poi raccontato che l'uomo stava tentando di parlare con la Putintseva all'inizio del match. A quel punto la 30enne kazaka di origine russa si è rivolta – in stato evidente di turbamento – al giudice di sedia: "Potete portarlo fuori? Non continuerò a giocare finché non se ne andrà. Queste persone sono pericolose, sono pazze. Portatelo fuori, perché forse ha un coltello e attaccherà dopo". A quanto pare, il reale motivo della paura che ha colto Yulia è stato aver sentito delle frasi in russo sulla guerra in Ucraina.
Cosa è successo a Wimbledon nel match tra Yulia Putintseva e Amanda Anisimova: la kazaka sconvolta
Il gioco è ripreso dopo che l'arbitro ha consultato il personale di sicurezza. L'All England Club non ha rivelato se il tifoso sia stato espulso, ma un portavoce ha dichiarato: "A seguito di una denuncia sul comportamento di uno spettatore durante la partita sul campo 15, il giudice di sedia ha informato la sicurezza e la questione è stata risolta". La Anisimova dal canto suo ha detto di ritenere che lo spettatore avesse detto qualcosa "quando la Putintseva stava per servire". Ha aggiunto di essersi sentita al sicuro, affermando: "Sono certa che siamo stati protetti".
A quanto risulta, lo spettatore non aveva con sé alcun coltello e peraltro era stato perquisito dalla security al momento dell'ingresso in campo per verificare la presenza di armi o altri oggetti pericolosi. Insomma non c'era nessun pericolo evidente e tuttavia l'episodio ha sconvolto la Putintseva, che con la Anisimova ha perso 6-0/6-0 addirittura in 44 minuti, vincendo solo 21 punti e commettendo 14 errori non forzati contro la testa di serie numero 13 del torneo femminile. La tempesta emotiva è stata tale per Yulia che quando era sotto 5-0 nel secondo set ha iniziato a piangere col volto coperto dall'asciugamano durante il cambio di campo prima dell'ultimo game.

Sollecitata sull'incidente con il tifoso, Michelle Dite, ‘Head of Operations' di Wimbledon, ha dichiarato: "Siamo stati molto schietti su questo: se i giocatori hanno delle preoccupazioni, se ritengono che ci sia qualcosa che non va, devono assolutamente segnalarlo. Preferiremmo sapere queste cose. Quindi per quanto riguarda quelle conversazioni, i protocolli sono stati seguiti e la questione è stata gestita". La signora Dite ha aggiunto che non si è trattato di un episodio di stalking: "C'è stata una questione sollevata da una delle giocatrici. Vogliamo creare il miglior teatro possibile in cui possano venire e fare le loro cose. Una delle giocatrici aveva delle preoccupazioni, è andata a parlare con l'arbitro e abbiamo verificato tutto con la sicurezza".
I dirigenti di Wimbledon hanno minimizzato l'incidente, compresa la frase della Putintseva sul "coltello". Un portavoce ha insistito: "La sicurezza era presente nella zona. La questione è stata risolta".
Il motivo del crollo emotivo della Putintseva: le frasi dette dallo spettatore
Il reale motivo delle preoccupazioni di Yulia è stato svelato da ‘The Athletic', che cita una persona presente alla partita, secondo la quale lo spettatore in questione stava parlando in russo della guerra in Ucraina. Frasi che non potevano lasciare indifferente la Putintseva, che rappresenta il Kazakistan dal 2012, ma è nata e cresciuta a Mosca e inizialmente ha giocato sotto la bandiera russa.