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Miami Open 2024 di tennis

Perché Sinner era su una sedia a rotelle a Miami: ha incontrato una leggenda del tennis

Jannik Sinner a Miami ha incontrato Alfie Hewett, leggenda del tennis in carrozzina, vincitore di 8 prove del Grande Slam. Il campione azzurro non solo si è trattenuto a lungo a chiacchierare con l’inglese, ma ha anche voluto scambiare qualche palla, per capire la difficoltà e la fatica di colpire da seduti.
A cura di Paolo Fiorenza
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Jannik Sinner oggi sarà impegnato negli ottavi di finale del Miami Open contro l'australiano Christopher O'Connell, match che lo vede strafavorito, anche se non dovrà sottovalutare l'avversario, numero 66 al mondo che lo ha battuto nell'unico precedente tra i due, risalente a quasi tre anni fa ad Atlanta. Intanto il 22enne campione azzurro ha approfittato della giornata di intervallo tra la partita vinta con Griekspoor e quella di oggi per partecipare ad un evento con Alfie Hewett, leggenda del tennis in carrozzina.

L'incontro col 26enne inglese è stato vissuto da Jannik nella maniera spontanea e non artefatta che ormai abbiamo imparato a conoscere: il ragazzo altoatesino non solo si è trattenuto a lungo a chiacchierare con Hewett, ex numero uno al mondo (oggi è numero due) e vincitore di 8 prove del Grande Slam in singolare, ma ha anche voluto scambiare qualche palla, per capire la difficoltà e la fatica di colpire da seduti.

In precedenza Sinner si era rilassato giocando con un bambino sul prato di Melbourne durante la pausa per pioggia che aveva interrotto il match con Griekspoor: "Quando ha smesso di piovere sono uscito sul prato col team, non si può pensare solo al tennis, ho cercato di staccare un attimo", ha poi detto dopo la vittoria ottenuta in rimonta sull'olandese.

Un'interruzione che è stata provvidenziale per il numero 3 al mondo, visto che gli ha permesso non solo di giocare col bimbo e distendere la mente, ma anche di raccogliere idee e strategie col suo coach Darren Cahill, che lo ha scosso con parole incisive mentre l'azzurro si teneva caldo pedalando sulla cyclette.

Tutto è servito per ribaltare il match, anche se c'è qualcosa che era stato preparato da Sinner e dal suo staff non è stato poi applicato in campo. Qualcosa che Jannik da marpione si è rifiutato di rivelare: "Ci siamo preparati per una situazione che poi non è accaduta – ha spiegato alla Gazzetta dello Sport – Non svelo quale, perché poi lui magari legge l'intervista e si organizza per la prossima volta…".

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