Ons Jabeur indignata al Roland Garros: “È una vergogna. Non credo che chi lo decida abbia figlie”

Ons Jabeur, prima di salutare il Roland Garros, ha voluto lasciare il segno. Sconfitta subito dalla polacca Frech, la tennista tunisina si è fatta sentire in conferenza stampa alzando la voce contro gli organizzatori e la federazione francese. Il motivo? La programmazione delle sessioni serali, che non valorizza a sufficienza il tennis femminile, considerato secondario rispetto a quello maschile.
Ons Jabeur all'attacco dopo l'eliminazione del Roland Garros
L’ex numero 2 del mondo (attualmente è 36ª) e tre volte finalista Slam ritiene inaccettabile il fatto che di sera non venga concessa la vetrina anche a una sfida del tabellone femminile, con il programma che si conclude quindi prima. Una disparità che genera amarezza nella 30enne, da sempre impegnata nella battaglia per l'uguaglianza dei diritti e delle opportunità tra uomini e donne. Parole pesanti le sue: "È un peccato per lo sport femminile in generale, non solo per il tennis. Non credo che chi prende queste decisioni abbia delle figlie, altrimenti non le tratterebbero così".
Vede nei vertici del tennis un atteggiamento contraddittorio che comporta un sorriso amaro: "Fa un po' ridere: non mostrano lo sport femminile, non mostrano il tennis femminile e poi dicono: ‘Sì, ma i tifosi guardano soprattutto gli uomini'. Certo che guardano più gli uomini, perché è quello che gli viene mostrato di più. È tutto collegato".
Parole di fuoco di Jabeur contro gli organizzatori del Roland
Per rafforzare la sua tesi, Ons Jabeur cita due eccezionali e divertenti partite di primissimo livello nel panorama femminile, che avrebbero meritato, per esempio, una serata sotto i riflettori del Centrale del Roland Garros: "È una vergogna da parte della federazione, una vergogna da parte dell’emittente aver firmato un contratto del genere. Tante grandi giocatrici meritano di essere lì. Una delle partite di lunedì era Naomi Osaka contro Paula Badosa. Un match incredibile. Avrebbero dovuto giocarlo in sessione serale. Come l’anno scorso, nel match tra Iga Swiatek e Naomi Osaka. Tante grandi partite avrebbero meritato di essere programmate in prime time".