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Nicola Pietrangeli dopo la morte del figlio: “Voglio tornare a casa, sarebbe stato giusto morissi io”

Nicola Pietrangeli racconta dall’ospedale il dolore infinito per la morte del figlio Giorgio: “Sto male, mi sento stanco e debole”. La 91enne leggenda del tennis italiano si sforza di non mollare: “Il mio desiderio maggiore in questo momento è rialzarmi in piedi, voglio tornare a casa”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Perdere un figlio, non c'è dolore più grande. Nicola Pietrangeli ha dovuto incassare la terribile notizia della fine di Giorgio, il suo terzogenito, mentre era ricoverato in ospedale. La leggenda del tennis italiano era entrata al policlinico Gemelli di Roma quello stesso giorno, il 4 luglio. Pietrangeli sapeva bene che Giorgio era malato da tempo, ma la botta è stata chiaramente devastante: "Sto male. Il dolore per la morte di mio figlio Giorgio si è sovrapposto a una condizione di salute fragile. Sono lucido, però mi sento stanco e debole, soltanto sollevare il braccio mi affatica, la mia voce esce con difficoltà".

I problemi del 91enne Nicola sono iniziati a dicembre con la frattura del femore in seguito a una caduta e da lì non si è mai ripreso pienamente. Adesso a rendere tutto più difficile è arrivata la notizia per la quale non c'è conforto o medicina. Giorgio con i suoi 59 anni era il più piccolo dei tre figli che l'ex vincitore del Roland Garros aveva avuto dall'ex moglie Susanna Artero, deceduta nel settembre dello scorso anno. Gli altri due figli di Pietrangeli, Filippo e Marco, in questi giorni durissimi gli sono costantemente vicini al Gemelli.

Giorgio Pietrangeli era un campione di surf: è morto a 59 anni
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Nicola Pietrangeli dall'ospedale: "C'è stato un momento in cui gli amici mi hanno visto più di là che di qua"

"Cerco di ricacciare indietro il pensiero di Giorgio ma è impossibile – dice Nicola al ‘Corriere della Sera' – Mi ritorna sempre in mente, come si può immaginare. Parlo per la prima volta con tono rassegnato? È la prima volta che dico la verità. C'è stato un momento in cui gli amici, come mi hanno raccontato dopo, mi hanno visto più di là che di qua. Ora prevale il dolore per la perdita di mio figlio, il più piccolo. Io vengo dopo".

Pietrangeli è comprensibilmente distrutto e ricorda quanto gli assomigliava Giorgio: "Sarebbe stato giusto che venissi via io, non il contrario. Giorgio era molto malato. Cosa ricordo di lui? Il suo modo di vivere. Il suo menefreghismo completo, nel senso positivo del termine. Ha avuto la vita che voleva. Ha fatto le sue scelte in libertà. Spero si sia sentito come me che da questo punto di vista gli assomiglio. È stato campione italiano di surf, lo sport che lo aveva in un certo senso chiamato a sé scalzando il tennis che ho evitato di imporgli".

Nicola Pietrangeli nella sua ultima apparizione televisiva da Fabio Fazio lo scorso maggio
Nicola Pietrangeli nella sua ultima apparizione televisiva da Fabio Fazio lo scorso maggio

"Il mio desiderio maggiore in questo momento è rialzarmi in piedi, voglio tornare a casa"

L'ex capitano della prima storica Coppa Davis dell'Italia si sforza di non mollare e di guardare avanti, per quanto possibile: "Il mio desiderio maggiore in questo momento è rialzarmi in piedi, giusto per sentirmi di nuovo in posizione eretta, senza fare niente di speciale. Da sette mesi sono così, da quando a dicembre mi sono operato al femore. Da allora è stata tutta una serie di complicazioni e di noia. Però voglio tornare a casa, ho ancora tante cose da dire e da fare, da buon chiacchierone. Purché non ci sia sofferenza. Non sarebbe giusto riversarla sugli altri. Detesterei essere di peso".

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